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C'è la “guerra al pelo”: il mercato della depilazione cresce del 20%

Lecco (Lècch) - Quella in atto sembra essere una vera e proprio guerra al “pelo”. L’ultimo sondaggio realizzato da No+Vello, il più grande franchising al mondo specializzato in trattamenti estetici avanzati, dimostra come stiano profondamente cambiando i canoni di bellezza.

PROFONDAMENTE IMBARAZZANTE. «Dal sondaggio che abbiamo realizzato – afferma Antonello Marrocco, direttore generale di No+Vello – emerge che circa l’80% degli intervistati non esita a definire profondamente imbarazzante un uomo con la schiena pelosa o una donna con i baffi. E non meno teneri sono i giudizi verso chi, in modo più generico, non si prende cura di sé su questo fronte. Per oltre 55% degli interpellati una donna che non presta molta attenzione alla propria depilazione è inguardabile, e un 10% del campione pensa che manca di attenzione al prossimo».

MASCOLINITA' NON INTACCATA. Al contrario, per un altro 55% delle donne intervistate l’uomo che sceglie di depilarsi, anche in modo permanente, fa una scelta che non intacca in alcun modo la sua mascolinità. Sono sempre di più, infatti, gli uomini che assieme alle donne, per ragioni estetiche (88.6%), sportive (5.39%) o sanitarie (3.92%), decidono di recarsi nei Centri No+Vello e sottoporsi ai trattamenti di epilazione.

CERETTA ABBANDONATA. Secondo le stime di No+Vello, che conta più di 1000 centri in 15 Paesi e con oltre 100 solo in Italia, il fenomeno della depilazione è in costante aumento: solo nell’ultimo anno il mercato è cresciuto del 20%. Non è strano, dunque, che donne e uomini tendano ad abbandonare la ceretta e il rasoio in favore della depilazione permanente: dal sondaggio emerge chiaramente che questo sistema viene preferito perché permette risultati prolungati ed è indolore (44% delle risposte) e perché offre la sensazione di essere sempre in ordine (29.78% delle risposte).

29 gennaio 2014