Invia articolo Stampa articolo
Osnago, Pd nel mirino: «C'è chi fomenta la rabbia della gente»

Osnago (Usnach) - Il Pd lecchese punta il dito contro chi fomenta "la rabbia dei cittadini" dopo il lancio di una accetta, compiuto da ignoti, contro la vetrina della sede di Osnago. Felice Rocca, segretario piddino di Osnago, e Fausto Crimella, segretario provinciale di Lecco del partito di Letta, se la prendono con chi "fomenta".

LANCIO DELL'ACCETTA. "Ignoti - spiegano Rocca e Crimella in una nota - hanno colpito la sede rompendo la vetrina e lanciando all'interno un'accetta avvolta in una busta di plastica. Un atto intimidatorio dalla chiara matrice politica e per il quale sono state subito avviate accurate indagini dalle forze dell'ordine del territorio".

CODARDI MEDIATICI. I due esponenti del Partito democratico ammettono che la situazione, sotto il loro governo, è tutt'altro che rosea: "Le imprese cessano le loro attività, i giovani non vedono un futuro dinanzi a se, le famiglie non ce la fanno più, aumentano i furti nelle abitazioni e nelle attività commerciali ed i casi di disagio sociale". Chiari di luna che "codardi sfruttano mediaticamente ed in modo subdolo, senza metterci la faccia, in maniera totalmente anonima, per accrescere la rabbia di cittadini". Ma le difficoltà della gente, continuano, non legittimano "un gesto assolutamente ignobile e privo di giustificazioni che non viene in alcun modo tollerato e giustificato da nessuno".

ANTISEMITISMO E VIOLENZA. Il gesto, deve aver scosso profondamente i piddini se Rocca e Crimella tirano in ballo persino l'antisemitismo: "Il Partito democratico - aggiungono -, come affermato anche dal presidente Letta in occasione dell'apertura dei lavori dell'assemblea nazionale dello scorso 15 dicembre, non ha nulla a che fare con l'antisemitismo e con ogni altra forma di violenza. Contro queste forme di inciviltà il Partito democratico continuerà a battersi in prima persona".

LE STRAGI NON INTIMORISCONO. Dal vetro infranto Rocca e Crimella arrivano a parlare di stragi in un inarrestabile crescendo: "La recente storia della politica italiana - continuano - ci ricorda come attentati e stragi non intimoriscano chi si impegna nella legalità. La cultura politica, la formazione personale, l'attenzione ai reali problemi del paese ed il forte e motivato desiderio di cercare di trovare soluzioni condivise dovrebbero insegnare a noi tutti che da violenza può sfociare solo ulteriore violenza e che la violenza può solo distruggere, non costruire".

BRUTTO SEGNALE. "Occorre rendersi conto - proseguono - della matrice da cui scaturisce questo folle ed insulso atto di violenza che si sfoga sui simboli dei partiti e che rischia di far esplodere l'esasperazione nei confronti della politica perché, seppur comprendendo la rabbia che anima molte persone in questo difficile momento, quanto accaduto è un brutto segnale che rischia di aprire spazi ad una violenza ingiustificata, contrariamente a quanto si deve invece realizzare attraverso la discussione democratica per arrivare alla costruzione di una convivenza civile condivisibile".

FATEVI CONOSCERE. E, per concludere, un singolare invito ai vandali: "Colui o coloro che in forma anonima hanno compiuto questo gesto - è l'invito di Rocca e Crimella - si assumano seriamente le proprie responsabilità, ci spieghino il perché, si facciano conoscere mettendoci come noi la faccia e soprattutto, se hanno a cuore il bene dei nostri cittadini, la smettano di agire in questo modo vile e vigliacco".

18 dicembre 2013