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Lecco, 60 cinghiali e continua la mattanza

Lecco (Lècch) - Ormai pochi superstiti cinghiali vivono nei boschi lecchesi, ma Coldiretti chiede che ne vengano eliminati ancora e la Provincia di Lecco prontamente esegue. Dopo le uccisioni compiute dalla Polizia provinciale, si passa dai fucili alle trappole, scattate nei boschi sopra Lecco.

POCO PIU' DI 60. Sulla base di un recente censimento di Villa Locatelli, si può stabilire che i cinghiali rimasti sull'intero territorio lecchese siano poco più di una sessantina. Le associazioni di agricoltori, però, lamentano danni alle coltivazioni e pretendono che la Provincia faccia piazza pulita. Poche settimane fa, squadre di agenti provinciali e cacciatori hanno organizzato battute sul territorio, conclusesi con l'abbattimento di diversi ungulati. Ora la Provincia che, come ammette l'assessore all’Ambiente, Agricoltura, Caccia e Pesca Carlo Signorelli è incalzata dagli agricoltori, è tornata all'attacco, disseminando trappole.

MASCHIO E FEMMINA. Due cinghiali (un maschio di 46 kg e una femmina di 43 kg) sono stati, così, catturati la scorsa notte da una delle trappole collocate alla periferia di Lecco, in località Cereda - San Giovanni. Con tutta probabilità, i cinghiali catturati faranno la fine di quelli uccisi a fucilate: "Le gabbie - spiegano da Villa Locatelli - sono gestite dalla Provincia di Lecco in collaborazione con gli agricoltori e le loro associazioni e seguono gli appostamenti selettivi che hanno dato qualche risultato l'estate scorsa con l'abbattimento di circa 10 capi".

PRIORITA' DI SIGNORELLI. “Le iniziative per il contenimento della diffusione del cinghiale nel nord della nostra provincia - afferma Signorelli - costituiscono attualmente una priorità per l'assessorato, che ha ricevuto sollecitazioni in tal senso da associazioni di agricoltori, sindaci dei Comuni interessati e gestori di esercizi in aree ad alta valenza turistica. Altre iniziative pianificate - conclude - sono i censimenti a cura della Polizia provinciale e l'istituzione di una commissione di esperti per delineare ulteriori iniziative da mettere in campo per contrastare l’espansione dei cinghiali e ridurre i danni provocati da questa specie”. Insomma, la decimazione è destinata a proseguire nel sorprendente silenzio del Wwf Lecco e degli "animalisti".

Nella foto: la coppia di cinghiali finita in trappola.

12 dicembre 2013