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Kyenge: i medici lecchesi vanno in Congo e quelli congolesi a Lecco

Lecco (Lècch) - Caro direttore, apprendo che Cécile Kyenge, ministro del fantastico governo Letta-Alfano, verrà a Lecco accolta dallo stato maggiore locale del suo partito, il Pd, con Virginio Brivio in testa.

Sinceramente, penso che per il Pd sarebbe stato meglio un momento di silenziosa riflessione, dopo le sconvolgenti notizie che arrivano dall'Aquila (ma non solo), con esponenti della bella giunta a guida "democratica" accusati di aver mangiato sul terremoto. Dove un assessore ha detto al telefono che "il terremoto è stato un colpo di culo" pensando ai soldi della ricostruzione.

Lo stesso assessore che, a chi gli chiedeva se non avesse paura di incorrere in guai giudiziari, rispondeva: "Tengo paura fino a un certo punto, lo sai perché? Perché sto con la sinistra". Cose da far rabbrividire, che dovrebbero indurre qualsiasi partito a ragionare sulla questione morale. Invece il Pd non se ne sta zitto in riflessione neppure adesso, parla, parla, parla e manda la Kyenge in giro come una missionaria.

Questo paragone (e mi perdonino i veri missionari) mi fa venire in mente una cosa. Dal Lecchese sono sempre partiti missionari per l'Africa. Ancora oggi ci sono medici lecchesi che, coi loro modesti mezzi, vanno in Congo a fare solidarietà coi fatti, a salvare bambini che muoiono senza cure. Il paradosso è che, invece, un medico congolese (com'è la Kyenge) viene, col suo scandaloso stipendio da ministro, nel Lecchese a fare chiacchiere. Il Pd, che è uso a promuovere le più incredibili inversioni del senso comune e del buon senso, è riuscito anche in questo miracolo alla rovescia.

Piero Corti

14 gennaio 2014