Politici lecchesi coinvolti nei “rimborsi facili”, vi spiace aggiornarci sugli sviluppi giudiziari?
Lecco (Lècch) - Che fine, giudiziariamente parlando, hanno fatto tutti quei politici lecchesi coinvolti nello scandalo dei cosiddetti rimborsi facili della Regione Lombardia?
Prima di Natale si parlava di una trentina di archiviazioni (sui 90 finiti nei pasticci). Pare, infatti, che la procura abbia dimostrato molta comprensione per i casi di minor rilievo, intendo dire dal punto di vista della rilevanza economica. Resterebbero in ballo gli oltre 60 per i quali l'accusa di peculato sarebbe stata confermata.
Nel Lecchese, com'è noto, i coinvolti in questa penosa vicenda costituiscono una bella pattuglia, trasversale agli schieramenti politici. Alcuni di loro non hanno perso un attimo nel protestarsi innocenti, senza tuttavia entrare troppo nel merito delle accuse. Credo, cioè, che costoro avrebbero dovuto sentirsi in dovere di dettagliare addebiti e relative giustificazioni, rispondendo non solo al magistrato ma soprattutto a quei cittadini che pagano lo stipendio sia ai politici che ai giudici.
Ebbene, cosa sa il cittadino datore di lavoro del suo dipendente politico finito in questa scabrosa vicenda? Un bel nulla, perchè il rappresentante eletto non lo ha messo al corrente degli sviluppi (e, in maniera esauriente, neppure degli inizi). Vi dispiace signori lecchesi "danoipagati" metterci al corrente della vostra attuale posizione nell'ambito della vicenda dei cosiddetti rimborsi facili?
E ancora. Vi decidete a farci l'elenco della spesa dei rimborsi (uno per uno visto che son tutti soldi nostri) che vi sono stati contestati? Avete, finalmente, l'intenzione di fornire le vostre spiegazioni per ogni singola contestazione del suddetto elenco? Durante qualsiasi campagna elettorale avete proclamato alto e forte il valore della trasparenza e il dovere di operare per il bene della gente che costituisce questa comunità. Ora, l'uno e l'altro, la trasparenza e la gente, vi impongono le dovute spiegazioni: in caso, contrario, trarremo le conseguenze del vostro silenzio.
Alessandra Consonni
8 gennaio 2014