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Alfano al governo fa il gioco del Pd: sinistra “indisturbata” ed egemone

Lecco - Caro direttore, Angelino Alfano tenta di spiegare la sua necessità di mantenere la poltrona di ministro con la volontà di continuare a fare una poltica di centrodestra, anzi di "nuovo centrodestra" all'interno del governo Letta.

La realtà dei fatti dimostra, invece, che la presenza di Alfano, e degli altri berluscones od ex berluscones, nell'esecutivo serve solo al Pd. Dietro la foglia di fico di una inesistente larga intesa, con un centrodestra tutto preso dal presunto risanamento economico, stanno passando tutte le leggi liberticide e mondialiste che sono il vero scopo di questo governo ideologico e fondamentalista come non mai, ben rappresentato da certi personaggi ora approdati in parlamento.

Si dice che dall'esecutivo escono misure di sinistra e di destra, in modo da compiacere entrambi gli alleati. Ma qui sta l'inganno. Infatti i provvedimenti governativi devono arrivare in parlamento, dove il Pd ha maggioranze bulgare, grazie ai premi elettorali per aver "vinto" con lo zero virgola un pelo per cento.

Quindi, di tutto quello che arriva dai solerti ministri di Letta, poi "passa" solo quello che piace alla sinistra, o perlomeno tutto viene ampiamente modificato secondo i gusti della sinistra. Così letta può imporre al Paese di tutto e di più, tutto quello che piace alle centrali internazionali del potere economico e mondialista, senza neanche il disturbo di dover fare i conti con una opposizione. Alfano non è lì per rappresentare il centrodestra, nè il vecchio nè il nuovo, ma per fare lo stesso lavoro di cui è stato incaricato il Pd.

Piero Corti

20 novembre 2013