Tares a Lecco: Corti bocciata da Venturini
Lecco (Lècch) - "Non c'è peggior sordo". E ancora: "sfrontatezza", "manzanza di sensibilità" nei confronti dei cittadini. Sono i giudizi che il capogruppo di Italia dei valori a Palazzo Bovara rivolge ad Elisa Corti (foto), assessore al Bilancio della giunta di Virginio Brivio.
LETTERA APERTA. Venturini accusa l'esecutivo di centrosinistra, che pure è sostenuto dal suo partito, di non aver voluto posticipare il pagamento della Tares per il 2014, consentendo di tirare il fiato alle persone in difficoltà. Di seguito la lettera aperta di Venturini alla Corti.
“Carissima assessore, non c'è peggiore sordo di chi non vuol sentire” eppure diedi da subito battaglia tra giornali locali e interventi in commissione affermando che le quattro rate (emendamento da me presentato e favorevolmente accolto) della Tares potevano essere rintrodotte, bastava un po’ di buona volontà, ma purtroppo “non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere”(Vangelo: Gv 9,1-4 )vinteso, come dice il Vangelo, non cecità fisica, ma di non voler vedere la drammatica realtà dei giorni nostri, scegliendo di conseguenza la strada giusta.
Il 10 Settembre la nuova normativa parlava chiaro: si poteva posticipare il pagamento per il 2014, bastava pagare i famosi 30 centesimi al mq. entro Dicembre 2013. II nuovo e unico bollettino è stato stampato dopo l’11 di Novembre per poter costatare chi avesse pagato in un'unica soluzione, o chi avesse voluto pagare on line usufruendo dell’incentivante abbuono di ben 1 euro.
Insomma si poteva fare tutto e di più, se si avesse cercato ragionevolmente, con il cuore in mano, di immedesimarsi nelle realtà drammatiche di alcune famiglie Lecchesi (pensionati minimi ,cassaintegrati, disoccupati, o semplici famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese). Tuttavia, apprezzatissima assessore, in un discorso Lei affermava: “Non avrei mai voluto portare in consiglio una delibera di questo tipo, ma dopo aver approfondito il parere del ministero e le direttive di governo mi sono dovuta rassegnare e togliere ai contribuenti la possibilità di pagare due rate l’anno prossimo”.
Ma cara assessore, il giorno dopo, esattamente il 10 Settembre, le direttive erano cambiate però la sua rassegnazione è rimasta tale e quale e non ha voluto, perché avrebbe potuto benissimo cambiare le cose dando la possibilità di pagare le due rate nel 2014. Presumo già la sua risposta: “avremmo creato ancora più confusione!!!“. Mi permetta di farle una semplice domanda: è meglio, magari, un po’ di confusione, o non poter pagare?
Penso e credo, che ora sia il caso di esaminare con dovuta rapidità la situazione perché questa determinata “sfrontatezza“ o meglio mancanza di sensibilità nei confronti dei cittadini non sia degna da parte di un amministrazione che dovrebbe essere particolarmente attenta specialmente in questi particolari momenti angosciosi in cui viviamo. Le chiedo, a nome di qualche cittadino che personalmente conosco e che sicuramente non si trova in gaia situazione economica, di intervenire come meglio può in modo da dar maggior respiro a quelli ormai a cui di fiato ne è rimasto ben poco. Grazie.
Ezio Venturini
(Capogruppo consiliare Italia dei Valori)
4 dicembre 2013