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Volontè non rende pubblico il reddito

Lecco (Lècch) - L'assessore Armando Volontè, Paperone della giunta Brivio nel 2012, quest'anno si rifiuta di mettere in piazza i propri redditi. Pagherà una sanzione che arriva sino a 2mila euro, ma si prende la soddisfazione impagabile di mandare a quel paese curiosoni e gossipari.

NULLA DA NASCONDERE. Il gran rifiuto viene spiegato da Volontè, che premette "naturalmente non ho nulla da nascondere", come un gesto che "vuole essere un piccolo atto pubblico di disubbidienza civile per sottolineare come l’attuale Legge sulla pubblicità dei redditi degli amministratori pubblici sia - a mio parere - anacronistica e priva di senso".

CONGRUENZA E VERIDICITA'. Pur ritenendo "ovviamente corretto però che i cittadini vengano informati dei compensi percepiti dagli amministratori dalla pubblica amministrazione, cioè di quanto costano ai cittadini", Volontè elenca le ragioni che lo hanno indotto a non ostentare il proprio bilancio famigliare. Tra queste l'evidenza che "la mia dichiarazione dei redditi, come quella di tutti i cittadini, è stata inviata all’ufficio imposte, che ha tutti gli strumenti per valutare la congruenza e veridicità. Fra le amministrazioni pubbliche il flusso delle informazioni dovrebbe essere automatico".

SBANDIERATA PRIVACY. "Secondo l'assessore "la pubblicazione dei redditi sui siti delle amministrazioni locali ha un unico risultato: un po’ di gossip privo di senso". E Volontè, che non ha più voglia di alimentare pettegolezzi, invoca "la sbandierata privacy" che, rileva, "non mi sembra in questo caso molto tutelata". Quindi, meglio pagare una multa cospicua ma conquistare la riservatezza sui fatti propri. Per la cronaca, il reddito pubblicato l'anno scorso da Armando Volontè era di oltre 253mila euro lordi, mentre l'indennità di assessore superava i 24mila euro.

3 dicembre 2013