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Putiferio a Lecco: un marocchino picchia, scalcia, sputa e morde

Lecco - Un marocchino ha combinato un autentico putiferio in città: pedate e pugni alle auto, botte a chi incrociava per strada, donne inseguite sino sotto casa. E poi, ancora calci, sputi e testate ai poliziotti, con un agente morsicato ad una mano.

COLPITO AL VOLTO. Il parapiglia è scoppiato nel tardo pomeriggio di mercoledì. L'uomo ha iniziato a prendersela con mezza città, attaccando le auto in transito e creando situazioni di pericolo dalle parti di via Leonardo da Vinci. Poco prima, aveva inseguito una donna, scappata all'energumeno infilandosi nel suo portone di casa. Ad un altro passante era andata peggio, colpito violentemente al volto dal marocchino.

LE TRAGEDIE DI MILANO. Non è la prima volta che degli stranieri si accaniscono contro i passanti, tutti ricordano con orrore l'extracomunitario che uccise a colpi di piccone tre uomini nel quartiere di Niguarda o l'altro immigrato che, sempre a Milano, ammazzò a pugni la prima donna incontrata appena uscito di casa: gli agenti, dunque, si sono precipitati sul posto non appena ricevuto l'allarme.

CONDANNATO A 5 MESI. Violenta la reazione alla vista delle divise: il marocchino si è scagliato contro gli agenti, attaccando senza esclusione di colpi, morsi compresi. Una volta immobilizzato, i poliziotti lo hanno fatto sedare dal personale medico del 118, arrestandolo per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Lo straniero, O.B. classe 1978, anche denunciato per lesioni personali aggravate, è stato processato per direttissima dal tribunale di Lecco e condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione (pena sospesa). Trattandosi di un clandestino, sono state avviate le procedure di espulsione sinora previste dalla legge.

17 ottobre 2013