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L'olocausto continua: morta sul S. Martino

Lecco - Prosegue interminabile e senza tregua un triste olocausto sulle montagne lecchesi. A perdere la vita, questa volta, una giovane donna precipitata dal monte San Martino, dove si era arrampicata assieme a un'amica.

VITA SPEZZATA PER SPORT. Non è ancora iniziato il fine settima e già si registra un'altra vita spezzata per sport: l'ultima vittima delle arrampicate è una donna di 34 anni. L'incidente mortale si è verificato intorno alle 14 di giovedì pomeriggio.

IMPREVEDIBILI SITUAZIONI. La deceduta stava scalando il San Martino assieme ad un'amica di 31 anni quando è accaduto l'irreparabile. Una svista, un errore, una fortuita fatalità o un malore, ovvero una delle imprevedibili situazioni che sono la causa della catena di morti sulle montagne lecchesi, sarà sicuramente all'origine della nuova tragedia: l'inchiesta affidata ai carabinieri spiegherà perchè una donna di appena 34 anni, sana, forte e nel fiore della vita, ha concluso orribilmente il suo percorso terreno schiantandosi al suolo.

CAMERA MORTUARIA. Il cadavere della poveretta è stato recuperato dopo le 17 dai volontari del Cnsas e trasportato alla camera mortuaria dell'ospedale di Lecco. La compagna di arrampicata è stata, invece, prelevata dall'elisoccorso di Como in codice rosso. Le condizioni della 31enne, infatti, inizialmente destavano particolare preoccupazione, dato lo stato di choc e agitazione comprensibile in una donna che ha visto l'amica sfracellarsi sotto i suoi occhi e che mai più dimenticherà questo orrore.

8 novembre 2013