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Internet colpisce ancora: 16enne ricattato abusa online del fratello

Lecco - Internet cavallo di Troia dei pervertiti che adescano giovani prede. Nella fogna del web ci è finito un 16enne del Lecchese che credeva di scambiare immagini oscene con una ragazza di moralità approssimativa, invece aveva allacciato un legame con un pedofilo. Coinvolto nella tresca, suo malgrado, anche un bambino di 10 anni.

Una vicenda allucinante, oggetto di delicate indagini da parte della Squadra Mobile della Questura di Lecco sin dallo scorso gennaio. A mettere in moto la macchina della giustizia, la confessione fatta dalla stessa vittima-aguzzino. Il ragazzo, residente in un comune della provincia di Lecco, non ce l'ha fatta più a sottostare al ricatto del maniaco e si è rivolto ai poliziotti, seguendo il consiglio di un'amica. Il 16enne aveva allacciato su un "social forum" quella che credeva essere una liaison con una ragazza di facili costumi.

I due si scambiavano immagini delle parti intime ma, in realtà, quella donna esisteva solo nella fantasia malsana del giovane: il suo contatto era un maniaco che inviava immagini porno e riceveva quelle del ragazzo. A un certo punto il pervertito ha iniziato il suo ricatto, pretendendo esibizioni del giovane davanti alla web-cam, sotto la minaccia di pubblicare su internet tutto il materiale osceno ricevuto sino a quel momento.

In un crescendo di pretese ripugnanti e contronatura, il maniaco ha persino voluto che il ragazzo arrivasse ad abusare del fratellino davanti al computer. Incredibilmente il 16enne ha accettato anche questa volta, ma tempo dopo ha raccontato tutto in Questura. Le indagini, con la decisiva collaborazione della Polizia postale, hanno permesso di identificare il pervertito ricattatore: per un 40enne nato a Bitonto e residente in provincia di Bari sono, così, scattate le manette.

29 ottobre 2013