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Da Napoli a Calco: catturati 5 rapinatori

Merate - Braccando i responsabili della tentata rapina compiuta a Calco il 19 settembre, i carabinieri sono riusciti a catturare una pericolosa banda che metteva a segno colpi "in trasferta". In manette 5 napoletani, tutti noti alla giustizia per i loro precedenti.

La cattura è avvenuta venerdì alle ore 16,30 circa, a San Giuliano Milanese: i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile del comando compagnia di Merate, assieme a personale del nucleo investigativo del reparto operativo di Lecco e in collaborazione con militari della locale tenenza, hanno arrestato il gruppetto di rapinatori reduci da un altro assalto in banca. Intorno alle 15.45 circa, infatti, i cinque avevano fatto irruzione, a volto scoperto ed armati di un taglierino, all’interno della filiale della Banca popolare commercio industria - gruppo Ubi banca di Sesto Ulteriano, frazione di San Giuliano.

Dopo aver bloccato e legato con fascette di plastica i tre dipendenti ed altrettanti clienti presenti in quel momento, avevano atteso per circa mezz’ora l’orario di apertura temporizzato del caveau e si erano impossessati di 86.000 euro. Subito dopo si erano dati alla fuga a bordo di una Fiat Doblò. Ma la banda, ormai, aveva sul collo il fiato dei carabinieri: i militari, dopo averli individuati, hanno atteso il momento propizio per catturarli in condizioni di sicurezza all’esterno del centro abitato, bloccandoli in prossimità della stazione ferroviaria di San Giuliano Milanese.

I malviventi non hanno opposto resistenza. All’interno del doblò i carabinieri hanno trovato l’intera refurtiva nonchè i capi di vestiario utilizzati per la rapina ed il relativo travisamento. I cinque sono finiti al carcere di Lodi, a coronamento della brillante operazione che gli uomini della Benemerita hanno chiamato "Frecciarossa": utilizzando treni ad alta velocità, i banditi riuscivano in poche ore a spostarsi sul territorio nazionale ed agire a volto scoperto, approfittando del fatto di essere totalmente sconosciuti alle forze dell’ordine locali. Le indagi proseguono e non si escludono ulteriori sviluppi.

28 ottobre 2013