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Tares, artigiani lecchesi furiosi: “Aumenti del mille per cento”

Lecco - "Aumenti a dir poco stratosferici rispetto alla vecchia tassa sui rifiuti, con incrementi che hanno toccato addirittura il mille per cento". Confartigianato Lecco insorge contro la Tares, scrivendo ai sindaci dei 90 Comuni lecchesi per chiedere la riduzione massima del feroce balzello. Sollecitata anche l'aliquota più bassa per quanto riguarda l'Imu. Altrimenti, spiegano gli artigiani "per pagare queste imposte non riusciremo a pagare gli stipendi".

PARTORITA DA MONTI. La nuova tassa rifiuti e servizi, partorita a fine 2011 da Mario Monti ed ereditata volentieri dal governo Letta, è una di quelle misure boomerang che, a fronte di un immediato incasso per lo Stato, producono l'effetto collaterale di deprimere l'economia del Paese. “E’ vero che i Comuni debbono attenersi al dettato di una legge nazionale – protesta Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco -, ma è anche vero che gli imprenditori non possono sopportare ulteriori aumenti di pressione fiscale, né l’incertezza sui tempi, le modalità e la correttezza dell’applicazione dei tributi. Anche per quanto riguarda l’Imu, non è giusto che gli immobili produttivi siano trattati alla stregua delle seconde case".

FAMIGLIE A RISCHIO. In ballo c'è la sopravvivenza di un gran numero di attività. E delle famiglie dei lavoratori addetti. "Molti artigiani – prosegue Riva - stanno vivendo il dilemma se pagare gli stipendi o le imposte, altre per farlo hanno chiesto credito in banca e non sempre lo hanno ottenuto. Senza dimenticare che la vita degli imprenditori non si limita all’impresa. In essa sono coinvolte le loro stesse famiglie ed anche quelle  dei collaboratori e dipendenti".

ENNESIMO SALASSO. Confartigianato parla di "ennesimo salasso", con "aumenti a dir poco stratosferici rispetto alla vecchia tassa sui rifiuti", tra cui "incrementi che hanno toccato addirittura il mille per cento". Per discutere di questi temi direttamente con gli amministratori locali, l'associazione di categoria chiederà nei prossimi giorni un incontro ai sindaci dei principali Comuni del Lecchese, quelli con maggior presenza di attività artigiane. Incontro anticipato dalla lettera che, di seguito, pubblichiamo.

Egregio Signor Sindaco,
Le scriviamo per esprimerLe la fortissima preoccupazione delle migliaia di imprese che rappresentiamo in merito all’applicazione dell’IMU e della TARES nel nuovo regime di fiscalità locale.  In un momento congiunturale ancora sfavorevole, Confartigianato Imprese Lecco intende sviluppare una relazione più stretta con le amministrazioni locali, portando alla ribalta alcune problematiche di interesse comune che affliggono le aziende artigiane. Per non mortificare ulteriormente un’economia già duramente provata, desideriamo in particolare richiamare la Sua attenzione su alcuni aspetti che riteniamo rilevanti nell’applicazione dell’IMU e della TARES:

1) IMU: richiediamo che il Suo Comune si impegni a deliberare, o modificare le delibere, applicando per il 2013 l’aliquota di base più ridotta per tutti gli immobili strumentali utilizzati direttamente ed effettivamente dall’impresa nell’esercizio della propria attività. 2) TARES: per tutte le imprese che operano direttamente lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla propria attività, Le chiediamo l’applicazione della riduzione massima della tassa di raccolta dei rifiuti. Confartigianato Imprese Lecco, che rappresenta circa 4.500 imprese sul territorio, avrebbe piacere di avviare con la Sua Amministrazione una nuova stagione di confronto e di proposte, attivando una concreta sinergia. In questo senso siamo a chiederLe un incontro urgente in grado di affrontare i temi da noi posti.

Nella foto: Daniele Riva.

19 settembre 2013