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Sulle montagne di Lecco si crepa come mosche: altri due morti

Lecco - Mentre i lecchesi discettano di mafia, femminicidio e gioco di azzardo, sopra la loro testa escursionisti ed alpinisti muoiono come mosche. Lo stillicidio di morti continua nel disinteresse generale aggiungendo altre due vittime ad una incredibile catena di lutti. A lasciarci la pelle, in questo fine settimane, due consiglieri del Cai di Bergamo.

Gli ultimi morti, come tanti altri, sono alpinisti esperti a dimostrazione che in montagna capacità e bravura non coprono i rischi, lasciando che a decidere tra la vita e la morte siano l'imprevisto e una buona dose di fortuna (o sfortuna). Non erano nati con la camicia il 70enne il e il 45enne dati per dispersi da sabato e trovati cadavere questa mattina sul versante meridionale del Resegone dall'elicottero del 118 di Bergamo.

I due alpinisti, recuperati senza vita dal personale del Soccorso alpino, erano precipitati per una cinquantina di metri. Nelle ricerche sono stati impegnati uomini e mezzi di carabinieri, unità cinofile, vigili del fuoco e Guardia di finanza.

7 ottobre 2013