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Papa Francesco decapita francescani rimasti fedeli a Papa Benedetto XVI

Lecco - Egregio direttore, l'Istituto dei Francescani dell’Immacolata, giovane e fiorente congregazione monastica, è stato decapitato e affidato a un Commissario politico, pardon apostolico, incaricato da Papa Francesco di estirpare dal loro seno la "mala pianta" dell'obbedienza alla tradizione cattolica rilanciata da Papa Bendetto XVI.

Infatti, in virtù delle disposizioni del precedente pontefice, che riproponeva l'uso del rito liturgico tradizionale, i frati lo impiegavano abbondantemente e con grande frutto spirituale: inutile dire che il grande tesoro della "messa di sempre", quella in latino liturgico, col canto gregoriano e col celebrante rivolto al Signore invece che al popolo, è diventata una delle colonne portanti di questa ritrovata cristianità che si poteva cogliere come un bel frutto tra i Francescani dell'Immacolata. I Francescani dell'Immacolata sono, così, diventati una specie di oasi di spiritualità, devozione e corretta dottrina in una Chiesa sempre più allo sbando dove, ormai, la cosa più importante pare sia l'ostentare giovialità ed una demagogia pauperistica di sapore grillino.

Ora accade che Papa Francesco, rinnegando arbitrariamente il suo predecessore, ha disposto che ogni sacerdote della Congregazione dei Frati Francescani dell’Immacolata è tenuto a celebrare la liturgia secondo il rito postconciliare obbligando chiunque a richiedere espressamente una autorizzazione per potere "eventualmente" fare uso della liturgia che Benedetto XVI aveva, invece, liberalizzato e che Papa San Pio V aveva tutelato sotto pena perpetua di scomunica per chi l'avesse osteggiata o ne avesse semplicemente limitato il libero esercizio da parte di qualsiasi sacerdote.

I vertici del pio istituto, evidentemente poco in sintonia col nuovo corso fatto di flash mob, ole e saltelli, sono stati sic et simpliciter epurati. Protesto vivamente per questo grave e inaudito esercizio non di autorità (poichè la vera autorità si fonda sul bene e sul diritto) ma di autoritarismo! Tramite il suo giornale vorrei invitare Papa Francesco, che da giovane faceva il buttafuori, ad impiegare meglio le sue energie, rivolgendo certe attenzioni non ai buoni cattolici ma ai tanti matti, pervertiti, farisei e scristianizzati che non mancano nella Chiesa moderna.

S. Riva

13 agosto 2013