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Sulla Siria solo menzogne: Usa e Gran Bretagna non perdono il vizietto

Lecco - Egregio direttore, tutto è ormai pronto per un'altra guerra "umanitaria", con i soliti portatori di pace e democrazia che si preparano a sterminare un po' di esseri umani. Niente di nuovo sotto il sole, e sono troppo vecchio per scandalizzarmi davanti alla fisiologica ferocia degli uomini. Alla fine è sempre lo sporco denaro, vero sterco del demonio come si diceva un tempo, che muove tutto. Un vizietto che il potere non può perdere.

I gruppi economici che comandano tutto negli Usa, in Gb, in Francia proseguono nella loro campagna di dominio mondiale: è la legge del più forte, da che mondo è mondo funziona così. Ma c'è una cosa a cui non riesco ad abituarmi: l'ipocrisia di questi farisei. Non sopporto che per invadere e massacrare si debba recitare la parte dei buoni, come accade di questi tempi. Siamo assassini, succhiamo il sangue all'umanita?

Lo facciamo perchè lo possiamo grazie ai nostri armamenti! Almeno ci fosse questa onestà da parte dei club dei re di denari che gestiscono veramente il potere mondiale... No, ci vuole il pretesto democratico, occorre montare campagne di criminalizzazione del "nemico" sui media asserviti, pianificare provocazioni.

La Siria è un paese benestante nel panorama mediorientale. Sono ben pochi gli immigrati che ci arrivano da quella nazione. Ebbene, si sono inscenate finte proteste di agitatori prezzolati coinvolgendo qualche credulone, poi si è passati allo stadio successivo: l'invio di mercenari, lo scoppio delle ostilità su cui si innestano soprattutto fanatici islamici, che sognano sempre di aprofittare dai rivolgimenti locali per instaurare regimi fondati sul corano. Siccome agitatori professionali, mercenari e terroristi sono stati neutralizzati, si inventa il casus belli e, finalmente, si arriva alla fase della guerra "umanitaria", dove i governi occidentali gettano la loro maschera. Anche questa volta i buoni e i giusti avranno vinto.

G. Pozzi

31 agosto 2013