Invia articolo Stampa articolo
I primi cento giorni di Maroni: dimezzati i costi della politica

Lecco - L'assessore Antonio Rossi, i consiglieri Antonello Formenti (Lega Nord) e Mauro Piazza (Pdl), lecchesi al seguito di Roberto Maroni, presentano i risultati conseguiti dalla nuova amministrazione regionale nei suoi primi giorni. Tra i fiori all'occhiello, il dimezzamento dei costi della politica, l'operazione ticket sanitari, l'alt ai nuovi centri commerciali.

PROMESSA MANTENUTA. La grande promessa della campagna elettorale è stata subito mantenuta. Un vero cambio di rotta coi tagli che consentono 14 milioni e 500 mila euro di risparmio complessivo annuo sui cosiddetti “costi della politica” (trattamento economico dei consiglieri, personale e spese di funzionamento dei gruppi). Con la nornativa dell'era Maroni si realizza, così, un taglio del 50% (il precedente livello di spesa raggiungeva i 29 milioni). "Il risparmio complessivo nella legislatura - affermano i consiglieri del Carroccio - è di 72 milioni e 500 mila euro, superiore anche alla proposta del Movimento 5 Stelle presentata nel 2011 che prevedeva tagli per 58 mln di euro".

I NUMERI DEL PIRELLONE. Ecco i nuovi numeri della Regione Lombardia. 55,5 %: è il taglio delle spese per il personale dei gruppi (che passano da 9 a 4 milioni di euro); 86,4%: è la riduzione delle spese per il funzionamento dei gruppi; 40%:  è la percentuale di riduzione del trattamento economico dei consiglieri, che guadagneranno 5 mila euro in meno rispetto alla scorsa legislatura. Qui il risparmio per il Consiglio regionale è di circa 6,5 milioni di euro all’anno. E’ stabilita inoltre una elevata sanzione giornaliera (280 euro) per le assenze dai lavori di Commissione o di Consiglio. Confermata l’abolizione dei vitalizi e dell'indennità di fine mandato. 1,4 euro pro capite: è il costo della politica in Regione Lombardia, dato che pone la nostra Regione in cima alla classifica delle più virtuose.

REGIONI A CONFRONTO. Con 1 consigliere ogni 121.161 abitanti la Lombardia vanta in assoluto il minor numero di consiglieri regionali in rapporto alla popolazione residente. Questo il confronto con le altre regioni: in Emilia Romagna c’è un consigliere ogni 86.825 abitanti, in Veneto uno ogni 80.894 abitanti, in Piemonte uno ogni 72.628 abitanti, in Toscana uno ogni 66.687 abitanti. Se paragonato con le principali regioni europee, il dato lombardo acquisisce valore ancora maggiore: nel Baden Wuerttemberg c’è un parlamentare regionale ogni 78.161 abitanti, in Baviera c’è un parlamentare regionale ogni 67.358 abitanti, in Scozia uno ogni 40.735 abitanti, in Borgogna uno ogni 28.815.

I PRIMI RISULTATI. Ma i consiglieri di maggioranza possono presentare un ricco elenco di provvedimenti e misure. Di seguito, alla spicciolata, le principali decisioni che caratterizzano il primo trimeste della giunta Maroni.

ALT AI CENTRI COMMERCIALI. Va in porto anche una datata battaglia leghista, con la moratoria sui centri commerciali che diventa legge regionale. Durante il dibattito in aula parecchi esponenti del Carroccio hanno voluto intervenire a difesa del provvedimento: Angelo Ciocca, Pietro Foroni, Fabio Rolfi, il relatore Antonello Formenti e il capogruppo Massimiliano Romeo. I consiglieri della Lega Nord hanno definito la moratoria “Un atto concreto, serio, reale che tutela il suolo e difende le piccole imprese commerciali, spesso a conduzione familiare, messe a dura prova in questo periodo di forte crisi economica. Terminati i 6 mesi di moratoria, la nuova pianificazione commerciale dovrà porre una decisa limitazione alla nascita di grandi strutture di vendita.”

PIU' CREDITO ALLE IMPRESE. Attraverso il rafforzamento del sistema dei Confidi con 22 milioni di euro a garanzia dei prestiti già erogati alle PMI lombarde sono stati liberati 500 milioni di euro di nuovi finanziamenti. Rivitalizzato il settore del commercio e del terziario grazie a 17 milioni di euro a favore dell'internazionalizzazione, delle reti di impresa, delle imprese creative e dell'imprenditorialità innovativa.

MISURE PER LAVORO E FAMIGLIA. Cassa integrazione in deroga rifinanziata per 129 milioni di euro a favore di 3.400 aziende. 48 milioni messi a disposizione per la Dote unica lavoro. Sostegno ai percorsi di riqualificazione dei lavoratori per 15 milioni. Creato un nuovo "Fondo a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili: anziani non autosufficienti, disabili, nuove dipendenze e vittime di violenza": stanziati i primi 50 milioni. Sostegno agli affitti delle famiglie in maggiore difficoltà per 13 milioni. Agevolazioni alle giovani coppie per l'acquisto della prima casa attraverso la destinazione di 4,5 milioni. 1 milione per supportare i genitori separati.

OLTRE IL PATTO DI STABILITA'. 212 milioni assegnati ai Comuni e alle Province lombarde per poter pagare i fornitori e finanziare nuovi investimenti, superando i limiti imposti dal Patto di stabilità.

CULTURA E SPORT PROTAGONISTI. Investimenti per grandi eventi, impianti sportivi e per la riqualificazione dei rifugi alpini per 10 milioni. 6 milioni per riqualificare gli impianti di risalita e piste da sci. Interventi per la promozione dello spettacolo e la ristrutturazione delle sale cinematografiche per 6 milioni di euro.

OSSIGENO PER LA SANITA'. Partita "l'Operazione Ticket": 1,2 milioni per sospendere fino al 31 dicembre 2013 il pagamento di alcune prestazioni sanitarie. Rilancio degli investimenti di edilizia sanitaria e dell'ammodernamento tecnologico degli ospedali con uno stanziamento di 100 milioni. Liste d'attesa sempre meno lunghe grazie a un finanziamento di 25 milioni. 244 licenziamenti evitati in seguito all'accordo per l'Ospedale San Raffaele.

8 luglio 2013