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“Voces” chiude con l'epopea dei castrati

Lecco - L’ultimo incontro estivo di “Voces”  è dedicato alla vicenda gloriosa e terribile dei cantori evirati (i famosi “castrati”) e al loro più celebre esponente: Farinelli. Con l’appuntamento di sabato 3 agosto a Barzio, si chiude la rassegna del festival della musica e della cultura tradizionale e antica promosso da Sviluppo Non Profit e Res Musica-Centro di promozione musicale.

LA VOCE ACUTA. L’evento ha inizio alle ore 17 in Palazzo Manzoni (Municipio) con "Le voci perdute". Una tavola rotonda nella quale il professor Marco Beghelli, docente all’Università di Bologna e fra i più accreditati esperti del melodramma italiano, terrà un’avvincente incontro sulla storia dei cantori evirati, fanciulli ai quali veniva praticata la castrazione affinché anche in età adulta conservassero la voce acuta, sviluppando un timbro particolarissimo, un’estensione molto ampia e un’eccezionale potenza di fiato.

BARNABITA BARZIESE. Alcuni di loro divennero veri e propri divi, ma migliaia di altri condussero un’esistenza oscura quali cantori nelle cappelle ecclesiastiche o, non riuscendo a diventare cantanti, si videro condannati a una vita umiliante e disadattata. Quale rapporto ha un paese della montagna lombarda con i castrati e Farinelli? È che da famiglia di Barzio proveniva Giovenale Sacchi, un padre barnabita vissuto nel ‘700, dotto musicografo, autore della prima biografia di Farinelli. Anche di lui si parlerà nella tavola rotonda, in vista di nuove iniziative di riscoperta della sua figura. Dalle ore 19 è possibile cenare a prezzo convenzionato presso il Ristorante Esposito (prenotazioni n. 0341.996200 entro il giorno precedente).

SPLENDIDE ARIE. Alle ore 21 sempre a Palazzo Manzoni, va in scena "Quel delizioso orrore - Vita di Farinelli evirato cantore". Si tratta di uno spettacolo scritto da Guido Barbieri e Sandro Capelletto, ispirato alla vita di Farinelli e alla biografia compilata da Giovenale Sacchi. Osannato e quasi divinizzato nel corso della sua carriera (“one God, one Farinelli” gridò il pubblico inglese), Farinelli si ritrova vecchio e malato, circondato da tanti piccoli oggetti che gli ricordano il passato. Evocata da questi ricordi, la sua voce si materializza accanto a lui e canta le splendide arie che hanno segnato il suo successo.

DRAMMATICO RICORDO. Farinelli (nelle foto) è interpretato dall’attore Piero Nuti, che crea un personaggio di grande forza espressiva, fiero della sua grande arte, drammatico nel ricordo della sua evirazione. Il sopranista Angelo Manzotti riesce con la sua voce meravigliosa e incredibile per estensione colore e agilità a farci comprendere la magia che incantava il pubblico di fronte ai castrati, accogliendo le loro esibizioni con autentiche ovazioni. Partecipa allo spettacolo l’Ensemble Accademia dei Solinghi con Rita Peiretti al clavicembalo, David Sanson alla tromba e Alessandro Peiretti al violoncello. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Comune di Barzio, Fondazione Cariplo, Provincia di Lecco e Comunità Montana Valsassina, con il sostegno di Banca della Valsassina e Acel Service. Ingresso libero.

Info: Res Musica – Centro ricerca e promozione generale
Tel. 0341. 282156 – 392.4671504
resmusica@alice.itwww.voces.artemusicfestival.it

Il programma in sintesi
ore 17. Palazzo Manzoni - Municipio
LE VOCI PERDUTE -  Tavola rotonda
Con la partecipazione di Marco Beghelli e Angelo Rusconi

ore 19. Cena prezzo convenzionato di € 18 presso Hotel Ristorante Esposito, via Francesca Manzoni 33, Barzio. Prenotazoni al n. 0341.996200 entro il giorno precedente.

ore 21. Palazzo Manzoni - Municipio
QUEL DELIZIOSO ORRORE – Vita di Farinelli evirato cantore
di Guido Barbieri e Sandro Cappelletto
Angelo Manzotti sopranista - Piero Nuti attore
Ensemble Accademia dei Solinghi
regia di Piero Nuti.

2 agosto 2013