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Ragni sulla Torre dell'Uli Bahio: nuova via, battuti gli americani

Lecco - "Abbiamo fatto la via e ci prepariamo a bivaccare". Con queste parole via satellitare Matteo Della Bordella ha comunicato a Fabio Palma la conquista della cima sulla Torre di Uli Biaho in Pakistan. Battuti sul tempo gli americani in procinto di cimentarsi nella medesima impresa. La buona novella è giunta al presidente del Ragni di Lecco nel primo pomeriggio di Domenica. Ma la partita, avverte Palma, non è ancora chiusa.

DIFFICILE DISCESA. "Olé ragazzi è quasi fatta!". Il presidente dei maglioni rossi lancia il grido di vittoria ma mantiene i piedi per terra. "Per ora calma e gesso: c'è ancora una dfficile discesa da affrontare prima di festeggiare e farsi raccontare nel dettaglio questa nuovo capitolo della storia dei Ragni", ammonisce. Dalla base della parete ovest della Torre di Uli Biaho, l'altro giorno, è giunta la voce di un Matteo della Bordella assai provato: "Abbiamo fatto la via e ci prepariamo a bivaccare. Preferiamo affrontare il canale di accesso domani mattina, quando avremo recuparato un po' di energie".

SCALATA FATICOSA. Neppure il tempo di chiedere notizie più precise sull'impresa compiuta dalla cordata composta da Matteo Della Bordella, Luca Schiera e dall'esperto alpinista svizzero Silvan Schupbach: "Scalare a queste quote - ha tagliato corto til ragno lecchese - è davvero faticoso!". Per il momento ci si deve accontentare del messaggio di "missione compiuta": un annuncio che allontana le polemiche legate al rientro di Saro Costa dalla spedizione alla Torre di Uli Biaho e alle accuse lanciate nel suo blog.

Nella foto: Della Bordella e Schiera col presidente Acel Angelo Fortunati alla presentazione della spedizione.

22 luglio 2013