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Lecco allibita: mons. Cecchin “arruolato” nella campagna gay

Lecco - Monsignor Franco Cecchin non ha da ridire sulla campagna a favore della omosessualità tra i giovani, lanciata dal Comune di Lecco insieme a Renzo & Lucio, gruppo lariano di gay, lesbiche e transessuali. Il prevosto di Lecco disinvoltamente cita San Paolo a sostegno dell'amore omosessuale e viene pubblicamente esibito e ringraziato dall'associazione gay.

GENERICO SENTIMENTALISMO. Il Dio di Cecchin non è quello della Bibbia, che incenerì Sodoma e Gomorra. Ad una televisione privata, il prevosto della Basilica di San Nicolò non "scomunica" l'inziativa patrocinata dal sindaco Virginio Brivio a favore dell'omosessualità tra i giovani e contro le "incomprensioni" da parte dei genitori. Renzo & Lucio, così, può esibire il placet del sacerdote e ringrazia per quelle dichiarazioni in cui Franco Cecchin sembra giustificare con un generico sentimentalismo le relazioni "contronatura" (come la Chiesa le definisce).

CRITERIO E' L'AMORE. "Agli omosessuali - ha dichiarato Cecchin - dico: vivi la tua spinta sessuale in modo corretto". Cosa significhi quel "modo corretto" non viene chiarito. Ma poi il sacerdote aggiunge: "Il criterio è l'amore, la donazione". E monsignor Cecchin tira in ballo anche l'apostolo delle genti. "San Paolo dice che non esiste più nè giudeo nè greco, nè uomo nè donna, ma siamo tutti figli del medesimo padre".

LA CONDANNA DI S. PAOLO. Una citazione disinvolta e fuori contesto poichè, ci spiega un religioso lecchese, "l'apostolo ha condannato severamente l'omosessualità. Nelle lettere ai Corinzi sentenzia che né effeminati, né sodomiti entreranno nel regno di Dio; nelle lettere a Timoteo colloca i sodomiti tra i colpevoli di gravi empietà, subito dopo gli omicidi e gli uccisori di padre e madre; nelle lettere ai Romani afferma che Dio ha abbandonato gli omosessuali a passioni infami".

I CATECHISMI. Severi, in materia di omosessualità, anche i catechismi. Il Catechismo della Dottrina cristiana, detto di San Pio X, definisce l'omosessualità "peccato contro natura che grida vendetta al cospetto di Dio", poichè "la sua iniquità è così grave da suscitare i più severi castighi". Non meno netta la condanna del catechismo più recente, il Catechismo della Chiesa Cattolica di Giovanni Paolo II : "Basandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati. Sono infatti contrari alla legge naturale (...). Non possono essere approvati in nessun caso".

ARCIVESCOVO E FEDELI. Quanto all'amore come giustificazione delle relazioni omosessuali, la tesi di Cecchin fa a pugni con le parole del cardinale Angelo Scola nell'omelia al Caleotto nel marzo dell'anno scorso. "Siamo stati creati fin dall'origine o come uomini o come donne - ribadì l'arcivescovo nella sua visita lecchese. Unione aperta alla vita tra un uomo e una donna: ecco il modo solido e pacifico di stare dentro la realtà per quanto riguarda gli affetti". Alla fine della fiera, tra i credenti lecchesi resta tanta confusione. E un sito di fedeli, Christifideles Lariani, commenta le aperture all'omosessualità tra i giovani rivolgendosi così ai genitori: "Se questi sono gli insegnamenti che oggi vengono dispensati in certi ambienti ecclesiali, care mamme tenete i vostri figli alla larga dagli oratori!".

Il sito di fedeli: http://christifideleslariani.blogspot.it/2013/05/il-resegoneonline-propaganda-iniziativa.html

Nella foto: mons. Franco Cecchin.

11 maggio 2013