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Wwf Lecco, “casette” per salvare le api

Lecco -  Wwf Lecco in collaborazione con Parco Monte Barro e Apilombardia (Associazione regionale produttori apistici) lancia una iniziativa per contribuire a fermare il declino degli insetti impollinatori. Ad aprile Greenpeace ha pubblicato il rapporto “Api in declino”: in evidenza “l'importanza di proteggere le popolazioni di api e la necessità di eliminare dalle pratiche agricole i pesticidi che le minacciano, per salvaguardare la loro attività di impollinazione, vitale per la produzione di cibo e per l’ecosistema”.

CONSERVAZIONE DEGLI ECOSISTEMI. Wwf Lecco punta l’attenzione in particolare sul ruolo degli impollinatori selvatici, un vasto gruppo di insetti di straordinaria importanza per la conservazione degli ecosistemi. Essi infatti, raccogliendo nettare e polline dai fiori, realizzano la fecondazione incrociata, assicurando la riproduzione di gran parte della flora esistente nonché la produzione di frutti e semi. Molte delle api selvatiche, contrariamente alle api domestiche che vivono negli alveari, sono solitarie e dipendono da un’unica specie di pianta che impollinano e dalla quale ricevono nutrimento. Di conseguenza la sopravvivenza di determinate piante dipende dalla presenza di api selvatiche, e viceversa.

DECLINO DEGLI IMPOLLINATORI. Esistono prove scientifiche di un continuo declino di impollinatori selvatici, determinato da diversi fattori tra cui la scomparsa dei loro habitat naturali e la conseguente scarsità di luoghi di nidificazione: nasce così l’iniziativa “BarroBugBox 2013” promossa dal Wwf Lecco che con la collaborazione di Parco Monte Barro e Apilombardia valuterà tempi, luoghi e modalità per il posizionamento di nidi artificiali per gli insetti, nell’ambito di un progetto finalizzato a favorire la presenza di impollinatori e il conseguente incremento delle specie floristiche tipiche dei prati magri del Barro. Il posizionamento, la manutenzione e il rilevamento dei risultati sarà operato direttamente dagli attivisti dell’associazione Wwf Lecco.

BUGBOX NEL PARCO MONTE BARRO. Le prime bugbox sono state posizionate entro i confini del Parco Monte Barro: sulla base dei risultati che saranno raccolti e resi pubblici, l’associazione auspica di poter allargare l’iniziativa ad altre aree del territorio provinciale, a cominciare dai Parchi e dalle aree protette, ma rivolgendosi anche ai Comuni, alle aziende o a privati cittadini interessati alla proposta, che possano rendere disponibili aree verdi naturali a prato o piantumate a ortaggi o alberi da frutto (ovviamente non trattate con antiparassitari, diserbanti o altri veleni purtroppo molto diffusi in agricoltura) e che possano ospitare le bugbox del Wwf. Le casette per gli insetti sono poco ingombranti, non necessitano di particolare manutenzione e rappresentano un importante contributo per l’impollinazione naturale, oltre a rappresentare un impegno per preservare la varietà della natura e per migliorarla con iniziative concrete.

7 maggio 2013