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Viganò, 3 albanesi nel giardino: donna minacciata col rastrello

Viganò - Hanno brandito un rastrello da giardino contro una donna che li aveva sorpresi mentre cercavano di introdursi nella sua abitazione a Viganò. Pochi minuti dopo due dei tre malfattori sono stati acciuffati dai carabinieri ed ora si trovano dietro le sbarre del carcere di Lecco.

RECINZIONE SCAVALCATA. La cattura dei banditi, si tratta ancora di albanesi, è avvenuta nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio. Verso mezzanotte due pattuglie dei Carabinieri della stazione di Cremella si sono precipitate in via Manzoni a Viganò, appena ricevuta la segnalazione di un furto in una abitazione. I militari sono arrivati giusto in tempo per scorgere tre individui vestiti di scuro che scavalcavano la recinzione di una casa sulla via Risorgimento.

PADRONA DI CASA MINACCIATA. Fallito il primo colpo, infatti, i criminali ne hanno tentato un'altro in un'abitazione poco distante ma, anche in questo caso, sono stati sorpresi e hanno minacciato la padrona di casa scagliandosi contro di lei con un rastrello di giardino. Mentre stavano fuggendo è arrivata la Benemerita. Alla vista dei carabinieri i banditi si sono dati alla fuga ciascuno in direzioni diverse: i militari si sono lanciati ciascuno all'inseguimento del "suo" uomo. Due ladri sono stati raggiunti e ammanettati dopo una breve colluttazione.

ALTRO COLPO A VIGANO'. Poco distante, i carabinieri hanno trovato l'auto dei malviventi: una Audi A4 sw rubata il 22 aprile in Svizzera, con targhe italiane rubate ad una Fiat Bravo. All'interno del veicolo sono state trovate venivano le targhe svizzere, numerosi arnesi da scasso ed un flessibile, parte del bottino di un altro furto commesso sempre a Viganò il 25 marzo scorso, ai danni di una ditta che commercia attrezzi da lavoro. I banditi catturati sono due albanesi, nomadi, entrambi 26enni; uno di loro ha alle spelle diversi precedenti specifici per furto e rapina in abitazione. Sono finiti in carcere con le accuse di concorso in tentato furto in abitazione, rapina impropria (per il rastrello brandito contro la padrona di casa), ricettazione, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Nella foto: un carabiniere mostra il rastrello puntato contro la signora visitata dagli albanesi.

2 maggio 2013