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Cremella, droga e kalashnikov nell'abitazione di due calabresi

CALABRESI COL MITRA. Cremella - I militari della compagnia di Merate li tenevano d'occhio, ma nell'abitazione di quei due pregiudicati calabresi non si sarebbero certo aspettati di trovare un'arma talmente micidiale come un kalashnikov. Assieme al fucile mitragliatore, munizioni e l'occorrente per l'attività di spaccio.

FRATELLI PREGIUDICATI. La scoperta nella serata di venerdì, quando i carabinieri della stazione di Cremella hanno "visitato" la casa di due fratelli di 36 e 38 anni, originari di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), entrambi pregiudicati per reati contro il patrimonio e sugli stupefacenti. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati ritrovati alcuni bilancini di precisione, nonchè una macchina per sigillare sottovuoto buste di cellophane.

FUCILE MITRAGLIATORE. La perquisizione è stata, poi, estesa ad un capannone poco distante, individuato come nella disponibilità dei fratelli. E qui è avvenuta la sorpresa: avvolto in un involucro di plastica c'era un kalashnikov ak-47, cal.7,62, di fabbricazione cinese e mantenuto in perfetta efficienza, con tanto di caricatori contenenti ciascuno 20 cartucce.

PICCOLA SERRA. All'interno nel capannone, inoltre, una piccola serra dotata di irrigatore e lampada per riprodurre le condizioni microclimatiche idonee alla coltivazione della marijuana, di cui sono state trovate 10 piantine. Nascosti in uno scatolone, i frutti dell'attività "agricola": 7 voluminosi involucri in cellophane, sigillati sottovuoto, contenenti complessivamente 1,5 kg di marjiuana, pronta per essere immessa sul mercato. Per i due calabresi sono scattate le manette. Proseguono le indagini per accertare l'eventuale utilizzo del kalasnhikov e le possibili complicità.

Nella foto: il fucile d'assalto e la droga sequestrati a casa dei due calabresi.

20 aprile 2013