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Lecco, messa beat a Pescarenico: “Sono i frutti del Vaticano II”

Lecco - La formazione dei Flauers, tra l'altro presente anche al concerto del Gay Pride di Salerno del maggio 2012, si è esibita nella manzoniana chiesa di Pescarenico. Si è suonato e parlato di messa beat in nome del Concilio Vaticano II, con la benedizione del prevosto di Lecco.

ORGANO E BATTERIA. "Due chitarre, basso, batteria ed il magico suono dell'organo che, più tardi, modulerà la melodia della voce di A whiter shade of pale ad accompagnare il momento dell'Eucarestia": così Umberto Paramatti, il presidente del centro di cultura intitolato al padre Aldo, racconta lo spettacolo andato in scena venerdì sera nella chiesa del Convento di frà Cristoforo. "Sotto l'altare - continua il racconto di Paramatti - cinque giovani  salernitani... ultraquarantenni: Tony Borlotti ed i suoi flauers, accordi e disaccordi a provare le chitarre e la vecchia tastiera, allora si chiamava organo elettronico, della Farfisa; un mito. L'evento è di quelli da non perdere... non solo per gli amanti della musica beat".

PUBBLICO NOSTALGICO. "Non si celebra la liturgia della Messa, ma dopo i saluti del padrone di casa, don Giuseppe - spiega Paramatti, che partecipa lui stesso a quei saluti -, parte la musica dei Flauers: una tipica formazione beat sixties style: due chitarre, basso, batteria ed il magico suono dell'organo che, più tardi, modulerà la melodia della voce di A whiter shade of pale ad accompagnare il momento dell'Eucarestia". Sul sito dei Flauers, peraltro, l'evento di Pescarenico viene annunciato come "messa beat". E davanti a un pubblico nostalgico di mezza età, si sprecano riferimenti all'ultimo concilio e alle messe beat.

DIOCESI E FESTIVAL BEAT. "Prendono la parola - prosegue Paramatti -, e se la rimpallano in colti excursus attraverso la storia della musica liturgica e le conseguenze del Vaticano secondo, due relatori di grande spessore: il lecchese Angelo Rusconi, un musicologo che ha dimostrato di cavarsela benissimo anche col beat oltre che col gregoriano, e l'architetto Marco Tombolato, consulente della diocesi di Fidenza, esperto di liturgia e di musica sacra, appassionato cultore di musica beat e frequentatore abituale dell'ambiente del Festival Beat di Salsomaggiore Terme. E quindi le parole per spiegare quanta cultura e pur tradizione ci siano state nella proposta innovativa della messa beat".

GRAZIE A CECCHIN. Poi le musiche: "ritmate, coinvolgenti, suggestive", dice Paramatti. Lo spettacolo era il nono (e penultimo) appuntamento in cartellone della rassegna Beat Ritrovato: per la tappa di Pescarenico, gli organizzatori ringraziano monsignor Franco Cecchin "che ha approvato la scelta della location per questa proposta". Ultimo dettaglio: chi sono "Tony Borlotti e i Flauers"? Effettivamente sono un gruppo specializzato nelle cosiddette, e discutibili, messe beat. Ma su you tube si trovano anche video della partecipazione del gruppo al gay pride di Salerno nel maggio 2012.

Nella foto-galleria: momenti della serata nella chiesa di Frà Cristoforo.

20 aprile 2013