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Per Scola un inizio tutto lecchese: si porta via il parroco di Malgrate

Malgrate - Da parroco di San Leonardo a segretario particolare dell'arcivescovo di Milano: don Luciano Capra ricorderà per sempre la visita a Malgrate del nuovo arcivescovo. Ma anche la folla di fedeli che ha gremito la chiesa porterà nel cuore l'abbraccio col cardinale Angelo Scola.

PROFILO VESCOVILE. L'ex patriarca di Venezia ha destato una grande impressione tra la gente. Dinnanzi a quell'uomo dall'aspetto bonario e autorevole al tempo stesso, in tanti hanno trovato naturale un gesto di riverenza che qualcuno potrebbe considerare un po' desueto: il bacio dell'anello. Effetto del "profilo vescovile", uno speciale carisma che Scola certamente possiede e che si è manifestato pienamente nella giornata più importante dell'arcidiocesi ambrosiana.

RICORDI D'INFANZIA. Domenica alle 14, puntuale, il porporato è giunto al paese che gli ha dato i natali. Voleva che il suo primo ingresso da arcivescovo nel Duomo di Milano prendesse piede dal fonte dove l'8 novembre del '41 ("subito il giorno dopo la mia nascita") ha ricevuto il Battesimo. E in San Leonado, davanti al sindaco Giovanni Codega che gli ha baciato l'anello porgendogli un prezioso libro come omaggio, Scola ha offerto momenti edificanti della sua adolescenza malgratese. Dalla domanda di una bambina, Silvia Verlino, sono scaturiti i ricordi del cardinale: i primi passi da chierichetto, poi la vocazione giunta per la prima volta a 9 anni, ascoltando la predicazione di "un fratello consacrato, con la veste nera".

"SEGUITE LA VOCAZIONE". "Se sentite nel cuore questa inclinazione - ha esortato Scola rivolgendosi ai ragazzi - prendetela molto sul serio: ha una forza anche più grande dell'innamoramento". Ancora, in chiesa, l'annuncio della partenza di don Luciano: "Eminenza, le vogliamo bene. Lo dimostra anche il fatto che oggi io parto con lei". Dopo la visita al cimitero, dove riposano i suoi genitori, il cardinale ha lasciato il paese alla volta di Milano.

PRIMA MESSA IN DUOMO. Prima tappa nella basilica di Sant'Eustorgio, a ricevere simbolicamente la terra del cimitero dei primi battezzati e dei martiri che si trova sotto la chiesa. Alle 16.45, Scola ha raggiunto piazza Duomo: accolto con gli onori militari e dal suo predecessore, indossati l’anello episcopale e il bastone pastorale di San Carlo, il nuovo arcivescovo ambrosiano ha celebrato la sua prima messa sotto la Madonnina davanti ad oltre 30mila persone. Cattedrale stracolma, la grande folla dei fedeli si è assiepata sotto due maxi schermi in piazza. Ad Angelo Scola certo non sarebbe dispiaciuto di trovarsi in mezzo a loro.

26 settembre 2011