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Mandello, trasporti “tagliati” da Monti

Lecco - Franco De Poi, assessore provinciale ai Trasporti e Mobilità (Lega Nord), spiega la razionializzazione dei trasporti urbani nel Lecchese, seguita alle discutibili politiche economiche imposte dall'esecutivo di Mario Monti. Una risposta all'assessore alla Viabilità di Mandello, Luciano Fascendini (Sel).

RISORSE RIDOTTE. I tagli alle corse, entrati in vigore dallo scorso 25 febbraio, come conseguenza delle scelte operate dal governo dei cosiddetti tecnici, approvate dal Pd, la stessa forza politica che guida il Comune di Mandello. Questa la ragione che ha obbligato ad una razionalizzazione del servizio. "Le risorse assegnate dallo Stato e dalla Regione per il trasporto - spiega De Poi - sono state integrate da risorse proprie degli Enti Locali: in particolare la Provincia di Lecco ha messo ogni anno una quota significativa di risorse proprie. Con le recenti normative volute dal governo Monti, alla Provincia di Lecco sono venuti a mancare circa 8 milioni di euro; pertanto - afferma l'assessore provinciale - si sono inevitabilmente ridotte anche le risorse proprie assegnate al Trasporto Pubblico Locale, che mitigavano i mancati adeguamenti dello Stato e della Regione.

LA RIORGANIZZAZIONE. Un contesto che ha necessario operare una riorganizzazione del sistema dei trasporti extraurbani della Provincia di Lecco, seguendo precisi criteri di pubblica utilità. In particolare, spiega De Poi, "si è deciso, per non imporre modifiche immediate, specie per gli orari di interesse scolastico, di procedere senza alcuna modifica fino al 24 febbraio 2013 (i tagli governativi vennero imposti sin dal dicembre 2012). Nelle prime settimane del 2013 - ricorda l'assessore di Villa Locatelli - sono stati invitati presso gli uffici provinciali circa 60 Comuni per condividere le proposte di riorganizzazione e acquisire suggerimenti: solo 20 amministrazioni si sono presentate. Sindaci e Commissione Consiliare sono stati informati che i criteri seguiti sono stati sostanzialmente due: mantenere il servizio di interesse per il trasporto scolastico in corso d'anno scolastico e ridurre le sovrapposizioni tra linee che corrono parallelamente alla linea ferroviaria".

MANDELLO FAVORITA. La situazione di Mandello, in fatto di collegamenti, appare tra le più favorite del territorio: "Ritengo quindi assolutamente fuori luogo lamentarsi - continua De Poi - se vengono razionalizzate le corse che portano a Mandello, quando questo Comune è già attraversato da un’importante linea ferroviaria, un servizio che la gran parte dei Comuni neanche si sogna. Mi domando cosa devono dire gli amministratori di Esino, della Valvarrone o della Valsassina, oppure le decine di migliaia di persone del Casatese o di parte del Meratese, che hanno solo, e ribadisco solo, il bus come mezzo pubblico di trasporto".

NECESSITA' OGGETTIVA. "Un ente come la Provincia - aggiunge - non si limita all'interesse di un singolo Comune per togliere servizi ad altri, come vorrebbe l'assessore di Mandello Fascendini, ma ha una visione alta e complessiva della pianificazione del servizio di trasporto pubblico, ascoltando tutte le necessità, come nel confronto degli ultimi mesi, poi necessariamente deve fare delle scelte, con l'obiettivo, a regime, di trasportare un numero uguale o maggiore di persone, pur nella necessità oggettiva di ridurre le risorse".

75% DELLE TASSE. Quanto alla polemica innescata da Fascendini, che aveva chiesto a De Poi di bussare quattrini a Roberto Maroni, l'assessore provinciale risponde così: "Mi fa piacere che anche l’assessore Fascendini prende in considerazione la possibilità che il 75% delle tasse rimanga in Lombardia; lasciamo però il tempo al nuovo presidente Maroni di essere ufficialmente nominato. Sono convinto che presto le cose in Lombardia cambieranno e sicuramente cambieranno in meglio".

7 marzo 2013