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Berlusconi fu di parola con l'Ici: manterrà la promessa sull'Imu

Lecco - Caro direttore, le reazioni scomposte della sinistra e degli altri amici delle banche, dopo la promessa di Silvio Berlusconi di togliere l'Imu, mi hanno tolto ogni dubbio. Non volevo andare a votare perchè tra i politici ci sono troppe mele marce in tutti i partiti, poi ho pensato che avrei fatto un regalo a quelli che sognano di spremerci perchè devono mantenere coi nostri soldi i loro costosi apparati di partito, le loro clientele, l'alta finanza, la mafia e tutti gli amici degli amici su cui poggia il loro consenso ed il loro potere.

I governi di Berlusconi, nonostante le balle che racconta la sinistra, hanno sempre accompagnato un calo della pressione fiscale, come documentato dallo studio della Cgia di Mestre. Berlusconi si è reso conto in che situazione versano le famiglie e le imprese dopo il trattamento di Monti e, giustamente, si sta operando sin d'ora per diminuire la pressione fiscale assassina, partendo dall'Imu. Ci riuscirà? Dico di sì, perchè promise di togliere l'Ici e mantenne la parola. Onorerà il suo debito con gli italiani togliendo l'Imu, che non serviva a salvare l'Italia come ci hanno raccontato ma a salvare il Monte Paschi di Siena, e finalmente il Paese ripartirà.

Berlusconi è un grande imprenditore e sa bene che l'unica ricetta per rimettere in moto l'economia è quella di lasciare più soldi nelle tasche dei contribuenti, così le famiglie potranno spendere di più, le aziende possono avere maggiori guadagni e offrire più lavoro oltre che prodotti a prezzi più contenuti. Questo è il circolo virtuoso del benessere, che gira esattamente dalla parte opposta del circolo vizioso del malessere innescato da Mario Monti.

Alessandro Cattaneo

5 febbraio 2013