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Lecco avrà un Papa? Die Welt “scommette” sul cardinale Scola

PONTEFICE LECCHESE. Lecco – "Die Welt" azzarda il nome del futuro Papa: si tratta del cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, lecchese di Malgrate. Secondo l'importante quotidiano tedesco, i cardinali italiani vorrebbero un loro connazionale al soglio pontificio, dopo lo straniero Joseph Ratzinger.

NIENTE AVVENTURISMI. Die Welt giudica la figura di Scola rassicurante per i fedeli: "Di lui gli italiani si fidano", afferma il giornale. Per la Chiesa cattolica, dunque, si intende escludere il rischio di ogni avventurismo. Il quotidiano tedesco non teme di "bruciare" la candidatura del prelato lecchese, in considerazione del detto per cui chi entra da Papa in conclave esce cardinale. Die Welt fa notare che l'eccezione a questa regola avvenne proprio con Joseph Ratzinger, "fin dall'inizio grande favorito" ed effettivamente diventato il 267° successore dell'apostolo Pietro.

RIVENDICAZIONE OMOSEX. Di Scola i fedeli lecchesi ricordano la visita alla parrocchia del Caleotto, in festa per la Dedicazione a san Giuseppe, lo scorso 19 marzo. Si era nel pieno della bufera per la rivendicazione omosex di don Mario Bonfanti, coadiutore in una parrocchia della Brianza poi incorso in scomunica. In una Curia da lungo tempo assente, il cardinale provò a portare un po' di ordine, almeno tra le coscienze dei fedeli. "Siamo stati creati fin dall'origine o come uomini o come donne", ribadì l'arcivescovo nella sua omelia al Caleotto. "Viviamo - affermò - dentro questa differenza sessuale, questo ci è dato per aprirci all'altro, imparare un amore fecondo che genera la vita e pertanto noi proponiamo a tutta la società la bellezza del matrimonio come unione fedele stabile, unione aperta alla vita tra un uomo e una donna: ecco il modo solido e pacifico di stare dentro la realtà per quanto riguarda gli affetti".

TERTIUM NON DATUR. Uomo e donna, tertium non datur: questo il comportamento, aggiunse il cardinale, di un "uomo che ha un rapporto serio con Dio, con gli altri e con se stesso". Insomma, nelle parole di Scola, il richiamo alla fede consapevole, qualcosa di cui fidarsi, come sostiene Die Welt. Ma oggi c'è un'altro nome a cui pensano molti cattolici: quello del cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, successore di quella eccezionale figura di solerte pastore che fu il cardinale Giacomo Biffi. Come il suo predecessore, Caffarra ha dimostrato energia e saldezza di fede, ammonendo i politici sedicenti cattolici sul piano della coerenza. Chissà che la scelta del prossimo Papa non si giochi proprio tra il Resegone e le Due Torri.

Nella foto: il cardinale Scola nella sua Malgrate.

5 marzo 2013