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Per Maroni a Lecco consenso cattolico

Lecco - Il programma e l'orientamento politico di Roberto Maroni sono del tutto compatibili con i criteri del voto cattolico sollecitati dal rigoroso cardinale Caffarra. La condivisione arriva da Luigi Amicone, direttore della rivista ecclesiale Tempi, ieri sera in Sala Ticozzi a Lecco.

SENZA IL BADILE. Alla fine Maroni si è stancato del far play, anche perchè i suoi avversari non gli hanno risparmiato mazzate. Nella serata lecchese moderata da Amicone, direttore del settimanale Tempi, il candidato presidente ha tirato fuori le unghie. "Ho la pressione bassa, non sono uno di quelli che ringhiano e si accapigliano", ha spiegato il candidato presidente del Centrodestra. Poi però ha dimostrato che, a un certo punto, si può attaccare l'avversario anche senza usare il badile. Il segretario leghista, a differenza di Umberto Bossi che non aveva fatto il pienone, ha riempito la sala Ticozzi di Lecco, interessato e, a tratti, divertito la platea. Leit motiv della serata, il sogno di "trattenere sul nostro territorio almeno il 75% delle tasse. E - ha sottolineato - parliamo di 16 miliardi di euro. Vuol dire che potremmo azzerare l'Irap e creare più ricchezza".

POLITICO DILETTANTE. Obiettivo importante, ma a scaldare il pubblico sono arrivate le stroncature di Maroni per gli avversari. Colpo di fioretto sull'esperienza di Umberto Ambrosoli, avvocato come lo stesso Maroni, trattato da  politico dilettante allo sbaraglio. "Non ha mai fatto politica nemmeno come consigliere comunale. E' stato nel consiglio di amministrazione amministrazione del Corriere della Sera che ora lo sostiene apertamente: è sempre quel giro lì, di affari, banche, giornali con dietro l'alta borghesia milanese”. “La Regione Lombardia è una macchina da corsa - ha detto l'ex ministro dell'Interno -: vogliamo metterla nelle mani di chi, come Ambrosoli, non ha nemmeno la patente per guidare un motorino?".

SISTEMA SESTO. Quanto alla campagna sulle presunte illegalità lombarde, Maroni ha osservato: "Le sole condanne riguardano il sistema Sesto San Giovanni. La sinistra è coinvolta nella questione morale, ci sono state le nutelle, i Penati. Con me al governo della Regione queste cose non succederanno più: da ministro dell'Interno ho fatto un mazzo così alla criminalità organizzata, non mi faccio impressionare dai trafficantini di periferia".

LAUREA VERA. Ancora frecciate. Ce n'è per Giannino e le sue panzane, ma anche per la vicenda appena scoppiata sulle presunte firme false nella lista Monti-Albertini: "Ho una laurea in Giurisprudenza regolarmente conseguita all’Università di Milano nel 1975, non ho raccolto firme false e non ho partecipato allo Zecchino d’Oro”, ha ironizzato Maroni. Preoccupata, invece, la riflessione su Beppe Grillo e i suoi: "Quando saranno in parlamento - ha detto l'ex ministro - le loro contraddizioni interne li faranno esplodere con enormi danni per il nostro Paese. L’antidoto al grillismo è la serietà e il buon governo, e noi possiamo garantirlo vincendo in Lombardia e governando la macroregione del nord”. In sala anche il futuro assessore regionale allo Sport: Antonio Rossi, salutato da un applauso.

CRITERI DEL CARDINALE. Nell'occasione, Roberto Maroni non ha deluso le aspettive dei numerosi lettori della rivista Tempi, presenti in platea, esprimendosi con chiarezza su due temi qualificanti per l'elettorato cattolico: "La Regione - ha detto - deve continuare a permettere alle famiglie la possibilità di scelta tra la scuola pubblica e quella privata, come sinora ha fatto la Lombardia con il buono scuola che va incentivato". Quanto alle unioni sponsorizzate dalla sinistra, con conseguente diritto all'adozione gay o procreazione in provetta, Maroni ha ribadito che la famiglia che lo Stato deve sostenere "è solo quella sancita dalla Costituzione: l'unione naturale fondata sul matrimonio". E si è guadagnato l'apprezzamento del direttore di Tempi, che ha riconosciuto al candidato presidente Maroni la piena aderenza ai criteri sollecitati dal rigoroso cardinale Caffarra per quanto riguarda il voto dei cattolici.

22 febbraio 2013