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Dal Resegone di Lecco patente “cattolica” a candidato del Pd

Lecco - Nella Chiesa lecchese, messa in imbarazzo da un don Giorgio De Capitani che si vanta di "pregare perchè il porco Berlusconi muoia" e un don Marco Bonfanti orgoglioso della sua militanza omosessuale, si apre un altro tormentoso capitolo: la patente di "cattolicità" che il Resegone, giornale online del Decanato di Lecco, attribuisce a un candidato del Pd alle elezioni del 24 e 25 febbraio.

E' LUI SICURAMENTE. Sotto un titolo da volantino elettorale "Al servizio dei cittadini, lavorando per il bene comune", Il Resegone tesse le lodi di Raffaele Straniero, candidato consigliere alla Regione Lombardia per il Partito democratico. In un articolo a firma di Stefano Scaccabarozzi la consacrazione: "Se c’è un candidato espressione dell’area cattolica nel lotto dei lecchesi in corsa per i tre seggi assegnati alla nostra Provincia nel Consiglio regionale, questi - proclama il Resegone - è sicuramente Raffaele Straniero".

UNIONI OMOSESSUALI. I meriti di Straniero, consigliere comunale della minoranza di sinistra a Oggiono, starebbero nel fatto che "è da sempre impegnato con la moglie nei gruppi famigliari della comunità pastorale e del decanato di Oggiono, oltre a collaborare con alcune associazioni di volontariato". Ciò basta a far dimenticare al Resegone che Straniero si candida in un partito che, come a Mandello e presto a Lecco, promuove forme di matrimonio omosessuale, anche nella prospettiva di adozioni di bambini per "genitori" gay, come avviene in altri Paesi. "Il partito si è impegnato a codificare le unioni gay!" ha assicurato Pierluigi Bersani. E che dire degli altri punti qualificanti del Pd, dall'aborto legale e gratuito sino alla politica di porte aperte all'immigrazione straniera, giudicata invece "pericolosa per la sopravvivenza della società cristiana" da prelati cattolici come il cardinale Biffi e il compianto vescovo Maggiolini, solerti difensori della Cristianità come fu sempre la Chiesa in tutta la sua storia "preconciliare"?

ORGOGLIO E AMBIZIONE. Ma non è tutto. Un autogol sulla sorprendente patente di "cattolicità" lo compie lo stesso candidato il quale in una "Lettera ai miei figli" pubblicata su alcuni siti, spiega alla famiglia le profonde motivazioni della sua candidatura, dichiarando senza porsi problemi: "Perché? Vi chiederete... Per ambizione? Per orgoglio? Per un interesse economico? Forse per ambizione e per orgoglio si, cari ragazzi, non ho timore a dirvi che questi sentimenti mi appartengono... (rivendicazione che, oltretutto, cade in periodo quaresimale, ndr)".

LA DOTTRINA E L'ORGOGLIO. Certo, al campione di cristianesimo del Resegone online forse sfugge che, per la dottrina cattolica, la parola "orgoglio" rappresenta il primo e il peggiore dei peccati, quello di cui si macchiò Luficero contro Dio, all'origine di ogni colpa. L'orgoglio, scrive S. Bernardo, "cambia gli uomini in demoni. L'orgoglio è il principio, il fine, la causa di tutti i peccati, perché non solamente esso è peccato in se stesso, ma nessun peccato né ha potuto, né può, né potrà mai esistere senza orgoglio". Dottrina di sempre della Chiesa che non s'impara più leggendo il Resegone.

19 febbraio 2013