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Anziani in balìa di tre stranieri: picchiati, legati e rapinati in casa

Calolziocorte - Sono finiti all'ospedale Manzoni di Lecco, per farsi medicare, tre calolziesi vittime di due diversi colpi a domicilio compiuti da immigrati originari dell'Est europeo. Botte per un uomo e sua moglie che hanno cercato di bloccare i malviventi. Un anziano è stato sopraffatto e legato a una sedia.

BUONISMO E ACCOGLIENZA. Nella campagna elettorale, dove non mancano i consueti appelli al buonismo e all'accoglienza, irrompono le odiose malefatte di banditi che mostrano ben poca gratitudine verso il paese che li ospita. Protagonisti, nella notte di sabato, tre uomini sui 25 anni, descritti dalle loro vittime come slavi. Il primo colpo a Calolziocorte in via Donatello. Verso le ore 19,45 circa, tre soggetti a volto parzialmente coperto, approfittando del fatto che la porta d’ingresso era stata lasciata aperta, sono entrati un una villetta a schiera. Scoperti, hanno ingaggiato una colluttazione con i padroni di casa, un pensionato 60enne e la moglie 59enne, casalinga.

PUGNI AL VOLTO. Dopo aver estratto una pistola, e sparato un colpo poi rivelatosi a salve, i banditi si sono accaniti contro la coppia, colpendo con pugni al viso i due coniugi. Poi si sono dati alla fuga a mani vuote. Dopo circa 10 minuti, i delinquenti hanno preso di mira un'altra villetta, sempre a Caloziocorte, in via Era, approfittando della porta del garage lasciata aperta. Il proprietario, un pensionato 72enne, ha sorpreso i malfattori in camera da letto che lo hanno aggredito e legato ad una sedia. Gli stranieri hanno trovato 250 euro custoditi all’interno di un cassetto e si sono dati alla fuga a piedi. Subito dopo il pensionato ha attirato l’attenzione dei familiari, residenti al piano inferiore, che hanno provveduto a liberarlo.

CACCIA ALL'UOMO. Nel giro di pochissimi minuti è scattata la caccia all'uomo in tutta l’area ed anche nelle province limitrofe: i Carabinieri di Lecco hanno fatto convergere sul posto oltre 30 militari suddivisi in numerosi equipaggi, sia in divisa che in borghese, che hanno provveduto a perlustrare l’intera area e allestire numerosi posti di blocco. Nel contempo, gli investigatori hanno effettuato i consueti sopralluoghi raccogliendo tutto il materiale utile alle indagini, compreso il bossolo della pistola a salve. Reperti che verranno immediatamente inviati al Ris di Parma per gli accertamenti scientifici, in modo da poter individuare eventuali impronte digitali e profili del dna appartenenti ai malviventi. Per tutta notte, nell’intera provincia e nelle zone limitrofe i carabinieri della Stazione di Calolziocorte, del Radiomobile della Compagnia di Lecco e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Lecco, hanno eseguito numerosi  controlli, acquisendo anche tutti i filmati registrati dalle telecamere installate nella zona.

18 febbraio 2013