Invia articolo Stampa articolo
Idraulico albanese “arrotondava” svaligiando case e spacciando

Lecco - Pur svolgendo un mestiere che offre lauti guadagni, un idraulico albanese voleva far soldi senza lavorare: lo straniero era attivo soprattutto di notte svaligiando abitazioni e spacciando droga. I militari delle Fiamme Gialle hanno stroncato (temporaneamente, visto i tempi che corrono) la sua attività criminale.

SOTTO CONTROLLO. Gli uomini delle Guardia di finanza da tempo tenevano il sospettato sotto controllo, seguendolo negli spostamenti tra Lecco e Brianza, zona prescelta per le sue attività. L'altra mattina, all'alba, i militari sono entrati in azione bloccando lo straniero mentre stava facendo rientro a casa, a Giussano, in provincia di Monza.

ARMATI FINO AI DENTI. Ottenute le chiavi dell'abitazione, dove l'idraulico alloggiava assieme al fratello, i finanzieri hanno fatto irruzione adottando le precauzioni del caso: sapevano, infatti, di avere a che fare con gente pericolosa e armata  fino ai denti. Il fratello è stato sorpreso a letto, mentre dormiva: accanto, nel comodino, aveva una pistola semiautomatica calibro 380 auto di fabbricazione ungherese con caricatore inserito e carico ed ulteriori 10 proiettili; poco distante un coltello a scatto con lama da 15 cm.

CHITARRE ELETTRICHE. Durante la perquisizione dell'appartamento sono stati scoperti oltre quattro chilogrammi di marijuana, due bilancini elettronici di precisione nonché 1800 euro in contanti. E ancora: numerosi attrezzi “da scasso” e la probabile refutiva di diverse rapine, cioè computers, macchine fotografiche, obiettivi, cellulari, palmari e persino 2 chitarre elettriche. I due fratelli albanesi sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Monza.

Nella foto: armi, droga e bottino sequestrati ai due stranieri.

10 gennaio 2013