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Clamoroso, la Provincia di Lecco adesso “rischia” di salvarsi...

Lecco - Mentre Villa Locatelli mobilita, in un consiglio provinciale aperto, tutte le personalità lecchesi della politica e del lavoro, da Roma c'è chi sospetta che il riordino delle Province sia destinato a saltare. Sensazione che Lorenzo Bodega, senatore di Siamo gente comune, conferma come "qualcosa di più di una semplice impressione".

FUORI DAL CALENDARIO. "Il tempo stringe - rileva Bodega - perchè il decreto del governo, che tra l'altro dovrebbe abolire la Provincia di Lecco, scadrà il 5 gennaio. Eppure non è ancora stato calendarizzato in Parlamento". La patata bollente, dunque, potrebbe passare al prossimo governo. Che, legge elettorale permettendo, sarà esecutivo politico, formato da quegli stessi partiti che hanno piazzato i loro uomini sulle poltrone delle Province. Se il taglio alle amministrazioni provinciali non si farà adesso, difficile sperare che vada in porto più avanti.

SCHIAFFO AL POPOLO. "Ma ora nei partiti - afferma il commissario di Sgc ed ex sindaco di Lecco - sembra che in molti facciano finta di nulla. Inoltre nel Pdl è tornato alla ribalta Silvio Berlusconi che pare intenzionato a smarcare il suo partito da Monti e dai fallimenti dell'esecutivo tecnico: negli ultimi giorni i parlamentari berlusconiani stanno affossando diversi provvedimenti governativi". Anche i tagli alle Province potrebbero fare la stessa fine: "Sarebbe un altro schiaffo alla volontà popolare, al desiderio dei cittadini di vedere sfoltito il costoso esercito dei politici di professione - afferma Bodega -: mi auguro che questo voltafaccia non si verifichi, ma comincio a nutrire qualche timore in proposito".

CONSIGLIO APERTO. A Villa Locatelli, invece, i timori sono del genere opposto e trasversali: si teme che saltino tante poltrone e che si concluda una esperienza che, pure, ha dato risultati in più rispetto agli stentati avvii delle amministrazioni "fantasma" guidate da Mario Anghileri e Virginio Brivio. Lunedì 3 dicembre alle ore 18, presso l'Auditorium della Casa dell’Economia, in via Tonale 30 a Lecco, si terrà un Consiglio provinciale aperto con all'ordine del giorno: "Decreto Legge di Riordino delle Province: le richieste delle Province lombarde ai Parlamentari".

ASCOLTO DEL TERRITORIO. “Ritenendo il decreto sul riordino delle Province gravemente penalizzante per i cittadini lecchesi - spiegano il presidente della Provincia di Lecco Daniele Nava e il presidente del Consiglio provinciale Carlo Malugani - abbiamo voluto convocare un Consiglio provinciale aperto nel corso del quale poter ascoltare le considerazioni e i punti di vista di coloro che rappresentano il nostro territorio a livello centrale e poter raccogliere le osservazioni che derivano dai rappresentanti di Enti, Istituzioni e Associazioni lecchesi”.

TUTTI GLI INVITATI. Sono stati invitati a partecipare al Consiglio provinciale aperto: parlamentari lecchesi, sindaci, autorità civili e religiose, presidente dell’Unione Province lombarde e del Consiglio autonomie locali, consiglieri regionali, presidenti/direttori generali degli enti territoriali, presidenti delle associazioni di categoria, presidenti degli ordini professionali, segretari delle organizzazioni sindacali, presidenti di comunità montane, parchi, consorzi, società partecipate, aziende, istituzioni e fondazioni, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale e dirigenti degli Istituti scolastici superiori, segretari di partito, associazioni, dipendenti e Rsu della provincia di Lecco.

30 novembre 2012