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Rubano in Valsassina, presi dai Cc a Lecco

Lecco - Dopo un colpo in Valsassina sono stati presi dai carabinieri con 400 chili di rame. In manette un 36enne e un 28enne provenienti, rispettivamente, da Calabria e Basilicata e stabilitisi a Nibionno. I militari li hanno arrestati per l'ennesima volta ma, anche questa volta, rischiano... di essere subito rimessi in libertà.

ALLARME DEL TITOLARE. Nel pomeriggio di martedì i carabinieri della Compagnia di Lecco, agli ordini del capitano Francesco Motta, sono stati tempestivamente allertati dal titolare di una ditta di Premana, la Wasa snc, che aveva notato due soggetti caricare una grossa quantità di rame su un furgone, un Fiat Iveco, allontanandosi in direzione Lecco. Poco dopo, a Lecco, il veicolo “sospetto” è stato intercettato dai militari. A bordo del mezzo, i due pluripregiudicati e diversi chilogrammi di rame, poi quantificati in 380 circa, del quale, ovviamente, non hanno saputo fornire alcuna giustificazione.

DIECIMILA EURO. In breve gli uomini della Benemerita hanno accertato che il rame rinvenuto all’interno del mezzo corrispondeva precisamente a quello asportato poco prima a Premana: i due, dunque, sono stati dichiarati in stato di arresto con l’accusa di furto aggravato. L’intera refurtiva, del valore di oltre 10.000 euro, è tornata al titolare della Wasa snc mentre i due arrestati sono stati rinchiusi all’interno delle camere di sicurezza della caserma di Lecco in attesa del processo con rito direttissimo.

SOSPENSIONE CONDIZIONALE. Entrambi gli arrestati vantano un cospicuo curriculum di gravi reati contro il patrimonio. L’ultimo arresto di uno dei due risale solo al 5 settembre 2012, quando, assieme ad altri due complici, era stato sorpreso dai carabinieri della Compagnia di Merate all’interno della ditta Rodacciai di Molteno mentre si stava  impossessando di alcune tonnellate di rame. Un arresto quasi "inutile": durante il processo, il bandito aveva patteggiato la pena di tre mesi di reclusione e, usufruendo della “sospensione condizionale”, era ritornato immediatamente in libertà pronto per compiere nuove imprese criminali.

28 novembre 2012