Invia articolo Stampa articolo
Tariffa rifiuti più cara del 290% Commercianti contro il governo

Lecco - Nel 2013 le tariffe dei rifiuti subiranno un aumento del 290% che inciderà sulla capacità economica delle famiglie riducendo ulteriormente i consumi. E la Confcommercio Lecco reagisce: "Sembra che questo governo faccia apposta a colpire chi crea ricchezza e dà lavoro".

BALZELLO INSOPPORTABILE. Severo il giudizio del direttore di Confcommercio Lecco Alberto Riva in merito al nuovo tributo comunale Res su rifiuti e servizi contenuto nel decreto Salva Italia (chiamato Sbanca Italia dai suoi oppositori) che entrerà in vigore il primo gennaio 2013 (e che andrà a sostituire Tarsu, Tia1 e Tia2). “Il passaggio al nuovo tributo dal 1° gennaio 2013 segnerà - afferma - un aumento di fiscalità notevole che graverà non solo sul sistema imprenditoriale ma in generale sul sistema Paese con conseguenti effetti in termini di riduzione dei consumi. E’ un altro balzello insopportabile per le imprese. Davvero non riusciamo più a capire la logica di questo Governo: sembra quasi che facciano apposta a colpire chi crea ricchezza e dà lavoro!”.

PUNTE DEL 600%. "In attesa dell'emanazione dell'apposito regolamento ministeriale, l'entrata in vigore del nuovo regime tariffario - sottolinea Riva - comporterà un aumento spropositato delle tariffe sui rifiuti perché saranno calcolate sulla base dei coefficienti contenuti nel DPR 158/1999: “In base alle proiezioni elaborate dall’Ufficio studi di Confcommercio l’incremento medio sarà del 290% con punte del 600% per ortofrutta e pescherie".

SANNO QUEL CHE FANNO? "Davvero non si capisce se chi assume queste decisioni sappia comprendere - afferma il direttore di Confcommercio -  la portata di queste imposizioni. Si tratta di un ulteriore salasso insostenibile con aumenti discrezionali perché calcolati sulla base di coefficienti arbitrari come il predominio del peso della superficie dell'area rispetto ai rifiuti prodotti”. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha scritto una lettera al ministro dell'Ambiente Clini chiedendo in prima istanza la sospensione fino al primo gennaio 2014 del nuovo tributo che, oltre alla quota ambientale per lo smaltimento dei rifiuti, prevede anche una quota “servizi” per la sicurezza, l'illuminazione e la gestione delle strade.

24 novembre 2012