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“La Como-Lecco-Varese era già un'unica Provincia 200 anni fa”

Lecco - Un mostro istituzionale? Una accozzaglia geografica priva di senso e di storia? Tutt'altro, la Provincia di Como-Lecco-Varese, così come esce dal riordino voluto dal governo Monti, ha radici profonde nella storia lombarda. La Provincia dei laghi, infatti, era già una realtà istituzionale ai tempi del Regno Lombardo Veneto: lo ha ricordato il senatore Bodega intervenendo lunedì al consiglio provinciale aperto svoltosi presso l'Auditorium della Casa dell’Economia.

PROVINCIA DEL REGNO. Non è il caso di gridare allo scandalo per la prospettata Provincia con Como e Varese, ha detto Lorenzo Bodega, perchè, ha ricordato il senatore di Siamo gente comune, la Provincia di Como, istituita nel 1815 e in vigore sino al 1859, era una provincia del Regno Lombardo Veneto che comprendeva appunto il Lecchese, il Comasco e gran parte del Varesotto.

BLASONE LOMBARDO-VENETO. Effettivamente, la Provincia di Como, comprendente i territori di Lecco e Varese, era una delle 17 Province dello Stato preunitario con capitali Milano e Venezia. Queste tutte le Province del Regno: Como (con Lecco e Varese), Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Crema, Mantova, Milano, Pavia, Sondrio (per la parte lombarda); Belluno, Friuli, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza (per la parte veneta). Il blasone lombardo-veneto dovrebbe far riflettere soprattuto i leghisti, area politica dove ricevono adeguata considerazione le radici asburgiche del territorio. In questo caso, però, gli esponenti della Lega Nord appaiono escludere ogni "ritorno di fiamma".

CONSIGLIO DISERTATO. Per la cronaca, il consiglio provinciale aperto si è risolto in un flop: semivuota la sala, a dimostrazione dello scarso interesse che i cittadini e persino gli addetti ai lavori mostrano per la questione "Provincia". Si è visto al completo il drappello dei parlamentari lecchesi, quasi tutti uniti nel difendere a spada tratta Villa Locatelli e nel rallegrarsi per i ritardi parlamentari che dovrebbero far saltare, o slittare alla prossima legislatura, il riordino delle Province. Sola eccezione, quella del senatore Bodega che, invece, ha auspicato la chiusura dei battenti della Provincia di Lecco con la messa in soffitta di decine e decine di poltrone. Bodega ha avuto anche buon gioco nel sottolineare il fallimento della riunione indetta dall'amministrazione provinciale e, per pubblico e intervenuti, andata praticamente deserta.

5 dicembre 2012