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Primarie, anche nel Lecchese Bersani straccia Renzi (e Brivio)

Lecco - Pierluigi Bersani stravince anche a Lecco le primarie dopo il fuoco di paglia di Matteo Renzi al primo turno. Una pesante scoppola che coinvolge anche Virginio Brivio: il sindaco del capoluogo ha fatto la mossa sbagliata proponendosi come grande elettore del suo omologo fiorentino, che ha sostenuto nella competizione interna alla sinistra.

ANOMALIA CORRETTA. Nella provincia di Lecco ben 13.498 persone hanno partecipato alla votazione di secondo turno per il Ballottaggio di domenica 2 dicembre recandosi nei seggi presenti su tutto il territorio lecchese. Sotto il Resegone il risultato corregge l'anomalia del primo turno, quando Renzi aveva prevalso, e si allinea all'esito nazionale. "Siamo riusciti a superare abbondantemente la maggioranza assoluta, 55% degli elettori - spiegano i promotori del Comitato Lecco per Bersani premier -: anche a Lecco primo segno della capacità di Pierluigi Bersani di ampliare i confini del suo consenso raccogliendo voti di elettori che al primo turno avevano sostenuto altri candidati".

PERSONA GIUSTA. "Da subito - aggiungono - e grazie al nostro spirito costruttivo e collaborativo che ci ha guidato per tutta la campagna delle primarie, rilanciamo  un programma condiviso per dimostrare anche ai lecchesi che Pierluigi Bersani è la persona giusta per essere il nuovo premier che darà concretezza alle speranze di rinnovamento e competenza. Ringraziamo di cuore tutti i volontari che hanno reso possibile questa ulteriore festa della democrazia dalla quale il PD ne esce più forte e pronto per la sfida che ci aspetta". Ringraziamenti agli oltre 300 volontari che hanno garantito la riuscita delle primarie giungono, naturalmente, anche dal Comitato lecchese Italia bene comune, composto da Chiara Bonfanti, Ercole Castelnovo, Maurizio Corbetta.

STRAORDINARIA PARTECIPAZIONE. Soddisfazione per lo svolgimento delle primarie e per il loro esito anche da Lucia Codurelli. "Mi aspettavo - afferma la deputata lecchese del Pd - il successo di Pierluigi Bersani, anche in queste proporzioni, con quasi il 55% anche nel lecchese. Come è stata ancora straordinaria la partecipazione con oltre il 90% dei votanti rispetto al primo turno. La vittoria che si profila a livello nazionale è netta e importante ed è il segno che è stata la grande festa della democrazia e della buona politica che Bersani aveva con tutti noi auspicato e ora ne esce più forte". "Con la vittoria di Bersani non cambia solo il centrosinistra ma anche la politica italiana che ne ha un gran bisogno. Queste primarie - conclude la Codurelli - hanno reso un servizio alla nostra democrazia e  ora spetta al nostro segretario e a tutto il partito unito interpretare la domanda di cambiamento rappresentata anche da Matteo Renzi e sono certa che saprà farlo nel modo migliore".

NUOVA FASE POLITICA. Compiaciuto del risultato anche Carlo Spreafico, consigliere regionale lecchese del Pd: “E’ molto importante la vittoria di Bersani anche nel nostro territorio, per la quale mi sono battuto fin dall’inizio – afferma –. La grande partecipazione a queste primarie significa anche un forte desiderio di cambiamento del nostro modo locale di fare politica, di cui dobbiamo tenere conto in vista delle primarie regionali del prossimo 15 dicembre. Si è aperta irreversibilmente una nuova fase politica nazionale e regionale”. Spreafico conclude coi ringraziamenti di rito: “Vorrei ringraziare tutti i volontari che hanno lavorato affinché noi potessimo votare e i 15mila elettori lecchesi che hanno creduto nel nostro progetto”.

SOSTEGNO DETERMINANTE. Anche i vendoliani possono legittimamente godersi il successo di Bersani a cui hanno contribuito facendi convergere i loro voti nel ballottaggio. "Il sostegno degli elettori di Nichi Vendola - si legge in un comunicato del coordinamento comitato lecchese per Nichi Vendola - è risultato assolutamente determinante per la vittoria di Bersani, sia a livello nazionale che a livello lecchese, dove è stato ribaltato il risultato del primo turno". "La scelta di sostenere il segretario del Pd - spiega la nota - è scaturita dal riconoscimento di una sintonia sui temidella politica estera, a partire dal riconoscimento dello Stato Palestinese, delle politiche sociali,dell’apertura sui temi dei diritti civili e della visione del lavoro come elemento centrale di ogni politica futura. Da subito occorre riprendere il lavoro per affrontare la vere sfide che ci aspettano, occorre organizzare il campo dei progressisti per affrontare i prossimi appuntamenti elettorali, a partire dalle elezioni regionali".

3 dicembre 2012