Merate, si organizza Alleanza Cristiana
Merate - Anche nel Lecchese i cattolici delusi dalla deriva del centrodestra si fanno sentire. E' in fase di organizzazione il partito Alleanza Cristiana per Merate, guidato da Goffredo Bursi (foto) che è anche presidente del Comitato di Liberazione Fiscale.
BUON CONSERVATORISMO. Bursi indica le "buone e oneste tradizioni popolari, il buon conservatorismo" come strada d'uscita per l'attuale crisi, economica e soprattutto morale. Nel programma di Alleanza Cristiana "motivazioni forti verso l’immigrazione, verso la difesa della vita innocente (basta con gli aborti), verso lo statalismo di questo attuale governo tecnocratico, verso il torchio fiscale, verso un’Europa di burocrati e anticristi".
CONSENSO INSPIEGABILE. Per Bursi, la maggior accusa che si possa muovere a Silvio Berlusconi è di aver "dato un consenso inspiegabile ad un governo tecnico, che sviluppa una politica fortemente contrastata dagli onesti e dalle persone di buon senso, dalla stragrande maggioranza del popolo. Una politica orrenda, opposta a quella desiderata dalla gente (e soprattutto dalle persone che hanno votato il centro destra)".
INSANA POLITICA. Col pretesto della crisi internazionale, i poteri forti hanno imposto il loro controllo diretto sulla politica e il Cavaliere si è fatto da parte senza colpo ferire: "E’ stato sufficiente - afferma Goffredo Bursi - un guizzo, un’improvvisa ma forte iniziativa dei poteri forti, per distruggere in pochissimi giorni un intero schieramento politico, e sbriciolare le speranze di moltissime persone, che solo quattro anni fa speravano in un radicale cambiamento nell’insana e sconquassata politica".
RECUPERO DELLE IDENTITA'. A questo punto, conclude il presidente di Alleanza Cristiana, la reazione al vuoto politico deve nascere dalla base: "Se si vuol riproporre una politica che tenga conto delle motivazioni di un Nord - sostiene Bursi -, vera locomotiva per la ripresa economica, occorre recuperare fortemente le identità locali, difendere il patrimonio programmatico di un contenitore politico del Nord, che si pianti nella testa della gente laboriosa, decisa, motivandolo non più coi principi vagamente liberali e populistici, ma con valori forti, contando sull’irrobustimento di valori morali pubblici, e sulla lotta contro le ingerenze sempre maggiori dello stato tassocratico nella società che produce".
1 novembre 2012