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Simonetti: “Pochi soldi alle scuole per caldaie e manutenzione”

SENZA SOLDI LE SCUOLE. Lecco – Mario Monti, e chi lo tiene al governo (Pdl e Pd in primis), causeranno "tagli rilevanti" nella manutenzione ordinaria e nel riscaldamento delle scuole lecchesi. Lo denuncia la Provincia, spiegando i dannosi effetti della legge 135/2012, che il premier ha chiamato Spending review.

TAGLIO PESANTE E INGIUSTIFICATO. "Come noto - afferma Villa Locatelli in una comunicazione ai presidi a firma del presidente Daniele Nava e dell'assessore ai Lavori pubblici Stefano Simonetti -, l’attenzione della Provincia di Lecco rivolta, oggi come in passato, agli istituti scolastici di propria competenza, è stata tale da garantire interventi mirati alla sicurezza delle strutture e delle persone, attraverso il reperimento delle risorse economiche necessarie, nonostante le difficoltà finanziarie, che negli anni sono sempre state maggiori". "Ora - continua la nota della Provincia -, a seguito degli effetti della legge 135/2012 (Spending review), si è verificato un pesante e ingiustificato taglio ai bilanci delle Province, provocando una ricaduta nontrascurabile sulle possibilità di intervento, anche nell’ambito di servizi essenziali quali sono quelli rivolti alle scuole".

SARA' PEGGIO NEL 2013. L'amministrazione provinciale intende rendere pubbliche "oggettive preoccupazioni, per mantenere la linea della trasparenza fortemente voluta da questa amministrazione", dicendo chiaro e tondo che le consuete garanzie di efficienza "non potranno essere mantenute per gli ultimi mesi dell’anno in corso e soprattutto per l’anno 2013, ove i tagli saranno ancora più rilevanti. Questi ultimi riguarderanno tanto gli interventi di manutenzione ordinaria, quanto gli interventi di manutenzione straordinaria, oltre che la gestione degli impianti di riscaldamento". E Villa Locatelli traccia il preoccupante quadro degli interventi a rischio.

MANIERA SELETTIVA. "Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, e soprattutto dell’anno 2013-2014, - prosegue il comunicato di Nava e Simonetti - le risorse disponibili per le manutenzioni ordinarie dovranno essere gestite in maniera particolarmente selettiva, al fine di poter garantire quasi esclusivamente gli interventi volti ad affrontare situazioni di rischio, collegate ad aspetti di sicurezza e di garanzia del pubblico servizio; per quanto riguarda gli interventi di tipo straordinario, per mancanza di risorse disponibili non sarà possibile dare seguito alle pur legittime richieste che perverranno dalle istituzioni scolastiche in termini di riqualificazione o miglior utilizzo degli ambienti".

LIMITARE GLI ORARI. Per non rischiare di rimanere al freddo, le strutture scolastiche dovranno venire nutilizzate il meno possibile. "Infine - sottolinea la Provincia - i tagli genereranno una ricaduta negativa sull’erogazione del servizio di riscaldamento; se, da un lato, non viene messo in discussione il servizio base di riscaldamento per l’intera stagione, dall’altro, ci si vede costretti a invitare le scuole, a titolo collaborativo, a limitare le richieste di proroga degli orari contrattuali per incontri e riunioni, al fine del contenimento della spesa e del rispetto degli obblighi contrattuali".

Nella foto: interventi in una scuola lecchese.

15 ottobre 2012