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Strade più buie? Arrigoni boccia l'ultima trovata del governo Monti

IL GOVERNO DEL BUIO. Calolziocorte – Il Lecchese è assediato della criminalità d'importazione: lascia perplessi l'invito di Mario Monti a tagliare l'illuminazione di vie e strade. E Paolo Arrigoni, sindaco di Calolziocorte, boccia il premier e gli spiega dove sbaglia.

UOVA D'ORO. Un Crozza potrebbe dire che, lanciando l'operazione "Cieli Bui", Monti non abbia voluto essere da meno del suo discusso ministro Elsa Fornero. Sta di fatto che l'ultima direttiva di Palazzo Chigi agli enti locali si inserisce nel filone delle scelte più azzardate promosse dall'esecutivo tecnico. E se tra l'insegnare e il fare ci passa il mare, un politico esperto e concreto come Paolo Arrigoni, può permettersi di strigliare il professore. Il sindaco di Calolzio si rivolge a Mario Monti, spiegandogli che "il governo sbaglia di grosso se, con l’ennesima operazione di marketing, cerca di far passare l’idea di aver trovato la gallina dalle uova d’oro con la quale far risparmiare i comuni grazie a bollette energetiche più leggere".

RISPARMIARE SULL'ILLUMINAZIONE. Oggetto del contendere è l'idea partorita a Roma per risparmiare sull'illuminazione pubblica. "Affermare - ribatte Arrigoni -, come fanno in queste ore i portavoce del governo, che dopo una certa ora della sera si dovranno spegnere le luci o moderare il loro utilizzo, ridurre il flusso luminoso, non è così semplice ed immediato per ottenere dei risultati apprezzabili". Tanto per cominciare, Monti e i suoi non considerano che oltre ai cieli bui, starebbero allo scuro anche le strade.

SICUREZZA STRADALE E URBANA. "Innanzitutto - sottolinea il sindaco -, lo spegnimento totale in certe strade non è possibile perché bisogna garantire sempre un minimo di sicurezza alla circolazione stradale; la disattivazione totale in aree residenziali, invece, rappresenterebbe un serio problema di sicurezza urbana che, assicuro, è avvertito dalla gente preoccupata dei continui fenomeni di criminalità". E come, se non bastasse, la proposta degli economisti "romani" fa acqua proprio dal lato economico: "Ridurre invece il flusso luminoso - continua Arrigoni, ovvero cambiare i corpi illuminanti esistenti con altri con lampade a minore consumo energetico, per esempio Led, è possibile solo con investimenti non indifferenti. Dove troviamo i soldi caro professor Monti? Le casse comunali sono quasi dappertutto vuote! Si aggiunga poi che lo stesso disegno di legge prevede per i comuni (tranne Napoli che riceverà 160 milioni ed è una vergogna!) ulteriori tagli sul 2013 per 500 milioni che si aggiungono ai 2000 milioni decisi a luglio con la spending review. Insomma, l’ennesima presa in giro, un altro colpo mortale alle autonomie locali".

STRADE COME GROVIERA. In conclusione, il Comune di Calolziocorte rinvia i "Cieli bui" al mittente: "Caro professor Monti - risponde infatti Arrigoni -, qualora raschiando il barile dovessimo trovare ancora un po’ di quattrini, certo di interpretare il pensiero di molti colleghi sindaci, prima di andare a finanziare “Cieli Bui” dovremo procedere con gli interventi di manutenzione alle scuole e con le più elementari operazioni di asfaltatura delle strade che rischiano di diventare sempre più dei groviera".

Nella foto: Paolo Arrigoni.

11 ottobre 2012