Invia articolo Stampa articolo
Arrigoni a Monti: “La Spending review è solo una presa in giro”

Calolziocorte - Preso in giro come sindaco e come cittadino: un sindaco lecchese, Paolo Arrigoni di Calolziocorte, si rivolge al governo con una durissima lettera aperta sulla cosiddetta Spending Review. "Ancora una volta - protesta - pagano i soliti noti e le cicale continuano a ridere!".

TECNICI COMMISSARIATI. "Erano 7 mesi che se ne parlava - si legge nel documento firmato da Arrigoni -, in pratica subito dopo l’insediamento del governo Monti. La revisione della spesa pubblica, pronunciata all’inglese Spending Review per fare più figo, doveva risolvere o almeno riequilibrare l’endemico male italico dell’elevata spesa pubblica (appunto), mal gestita soprattutto in talune e ben precise aree del belpaese. Vi ha lavorato tanto il ministro Giarda, ma senza risultati! Eppure erano già pronti i costi standard semplicemente da applicare! Poi lo scorso 30 aprile la scelta del governo dei tecnici di farsi commissariare da un altro tecnico, il manager Enrico Bondi con fama da risanatore (della Parmalat)".

TAGLI ALLA SANITA'. "Dopo due mesi di studi - continua il sindaco -, il parto del provvedimento con tante sgradite sorprese. Sono stati decisi pesanti tagli lineari alle sanità regionali, anche a quelle con iconti a posto, mentre stati risparmiati i piccoli ospedali, presenti a decine in varie regioni del sud (Campania, Sicilia, Calabria), inefficienti e di scarsa qualità, dove il personale medico e infermieristico è 20/30 volte superiore dei posti letto, dove gli ammalati se ne guardano bene dal farsi ricoverare preferendo gli ospedali lombardi o veneti; certamente non centri di eccellenza come Villa Corbetta di Costa Masnaga che con il principio assurdo dei tagli lineari rischiava la chiusura".

DEMAGOGIA SULLE PROVINCE. "Saltato - ahimè - anche il blocco delle tariffe di acqua, luce e gas - prosegue Arrigoni -, le cui bollette sempre più pesanti stanno ormai pesantemente depauperando una bella fetta dei redditi (per chi ancora ce l’ha!) con buona pace dei consumatori. Confermata la demagogica riduzione (con accorpamento) del numero delle province, senza alcun criterio di virtuosità. Introdotti nuovi drastici tagli lineari per Regioni, Province e Comuni, che si tradurranno fatalmente in un ulteriore aumento della tassazione locale a scapito di famiglie e attività economiche".

PASSO VERSO LA RECESSIONE. "Questo decreto - sottolinea il borgomastro calolziese - è dunque un ulteriore passo di avvicinamento alla recessione economica, dopo gli aumenti delle accise su benzina e dell’addizionale regionale Irpef, l’introduzione dell’Imu, la riforma pensioni con la sfornata di esodati, i tagli agli Enti locali che li ha costretti ad aumentare la tassazione (Rca per le province e aumento delle aliquote base Imu e/o delle addizionali comunali per i comuni). Per i comuni il taglio deciso è di 500 milioni a valere su quest’anno e di 2000 milioni per il 2013. Per Calolziocorte significa aggiungere al taglio di 760.000 euro del Salva Italia, una ulteriore decurtazione per il corrente esercizio di altri circa 100.000 euro, che salirà a 400.000 euro per il prossimo anno".

PRESO IN GIRO. "E’ inconcepibile - conclude Arrigoni - trovarsi già nella seconda metà dell’anno, l’aver approvato il bilancio - ahimè con un aumento dell’addizionale - e essere costretti a dover procedere ad altra imposizione fiscale. Se questo è lo scotto per non avere l’aumento dell’Iva, peraltro rinviato di soli nove mesi, e per mettere una pezza al caos esodati, in qualità di cittadino e sindaco mi sento francamente preso in giro! Ancora un volta pagano i soliti noti e le cicale continuano a ridere!

Nella foto: il sindaco Paolo Arrigoni.

8 luglio 2012