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La comandante Russo bacchetta curiosoni e mamme imprudenti

Lecco - Vacanze serene significa anche evitare condotte irresponsabili in auto: in una corposa intervista a tutto campo, il vicequestore Mariella Russo, comandante della Polizia Stradale lecchese, bacchetta comportamenti a rischio come viaggiare con bambini in grembo alla madre sul sedile anteriore, guidare tenendo il telefonino in mano o fare i curiosi in occasione di incidenti stradali.

NUOVO CONTESTO. Comandante Russo, è tempo ormai di vacanze estive ed è sicuramente cambiato il modo di spostarsi degli italiani, che tendono a concentrare gli spostamenti in brevi periodi, se non solo nei week–end. In questo nuovo contesto come sono cambiate le modalità di approccio e quali le strategie che Polizia Stradale mette in campo?

"Direi che per noi non è cambiato niente perché continuiamo a portare avanti il nostro compito istituzionale di garantire la sicurezza e la percorribilità delle grandi vie di comunicazione attraverso gli strumenti che ci sono propri da sempre quali la prevenzione, che passa attraverso lo strumento dei controlli, e della presenza sulle strade nell’arco delle 24 ore ed ogni giorno. Riguardo a quest’ultimo aspetto, non possiamo non considerare le strade lungo le quali applicare le metodologie operative proprie del controllo del territorio urbano così come questo viene comunemente inteso. In questo senso, è stata potenziata la presenza soprattutto lungo la SS36 del Lago di Como e dello Spluga nonché i servizi di prevenzione nelle aree di servizio che ospita, anche con l’ausilio di pattuglie “civetta”, per contrastare i fenomeni di microcriminalità (piccoli furti sui veicoli dei viaggiatori, vendita di prodotti con marchi contraffatti, truffe ed altro) che nel periodo estivo possono sicuramente costituire un rischio per gli avventori, atteso il notevole flusso di traffico. Per ciò che attiene propriamente ai controlli mirati negli specifici ambiti della Polizia Stradale, in forza della sua vocazione specializzata e specialistica, mi piace ricordare l’attenzione posta alla verifica delle condizioni di efficienza degli autobus a noleggio, estesa soprattutto al rispetto del mantenimento delle condizioni psicofisiche dei conducenti. Se si pensa ai controlli vengono subito in mente quelli notturni in occasione dei fine settimana, tesi a scongiurare i comportamenti di guida pericolosa, segnatamente sotto l’influenza di bevande alcoliche o sotto l’alterazione di sostanze stupefacenti. E’ bene ricordare che tali controlli dei conducenti, effettuati in forza anche di uno specifico obbligo stabilito in sede comunitaria, possono e devono essere effettuati in ogni momento della giornata o della settimana; a tal fine, infatti, tutte le nostre autovetture sono equipaggiate di apparecchiature etilometriche e precursori che consentono di compiere un numero infinito di accertamenti. E’ importante anche l’attività di controllo della legalità nel trasporto delle merci, che in questo paese avviene con assoluta preponderanza su strada, sia riguardo alla cosiddetta filiera del trasporto che interessa tutti gli operatori economici dal committente al vettore, sia al rispetto delle condizioni di sicurezza, che sono le medesime enunciate a proposito degli autobus. Per concludere questa parte, la presenza sul territorio, oltre ad essere finalizzata all’aspetto della prevenzione o repressione di comportamenti illeciti, costituisce un importante punto di riferimento per ogni esigenza dell’utente della strada, sia informativa sulle condizioni del traffico con consigli per la viabilità, sia per interventi di primo soccorso anche meccanico, fondamentale quando un’avaria colpisce improvvisamente un veicolo che diventa automaticamente una fonte di rischio per gli altri utenti in transito".

UTENZA COLLABORATIVA. Si è parlato sinora dell’impegno e delle iniziative intraprese dalla Polizia Stradale per garantire sicurezza e percorribilità delle strade e che ovviamente è messo in opera tutto l’anno, sulla falsariga dello slogan della Polizia di Stato “C’è più sicurezza insieme”. E non c’è dubbio che la sicurezza Stradale sia un interesse pubblico, ma è anche vero però che l’utenza deve essere responsabile e collaborativa, per raggiungere questo risultato comune...  

"Non dobbiamo farcela da soli e sicuramente neanche possiamo farcela da soli: in questo senso si inquadrano le campagne di promozione e di educazione alla legalità, che ne caso di specie è la cultura della legalità sulla strada, intraprese da anni presso le scuole per formare le coscienze affinché il rispetto delle norme e l’adozione di comportamenti responsabili non siano visti come la mera osservanza di un obbligo giuridico, ma anche e soprattutto come un libero convincimento ed una libera adesione a principi che mirano a tutelare, attraverso il bene dei singoli, il bene comune. In sostanza, un giovane (ovviamente anche un adulto ed un conducente professionale) devono sentire la spinta interiore a non guidare sotto l’influenza di bevande alcoliche, non perché motivati dal timore delle sanzioni (in certi casi si confisca addirittura il mezzo), ma perché consci del valore antisociale di una condotta che mette in pericolo la vita propria e quella degli altri. Naturalmente tali principi valgono anche per il passeggero che non deve accettare un passaggio su un motociclo che gli sta offrendo il suo amico che però non può mettergli a disposizione il casco, così come quest’ultimo deve astenersi dal portare sul suo mezzo a due ruote passeggeri per l’appunto senza casco; il discorso si può estendere alla scelta, nell’ambito di un gruppo, di colui che si asterrà dal bere alcolici, così da fare da potere riportare a casa tutti in condizioni di sicurezza, nonché all’utilizzo delle cinture di sicurezza; per tal ultimo aspetto desidero richiamare l’attenzione soprattutto all’utilizzo dei sistemi di ritenuta per i passeggeri dei sedili posteriori, che quasi mai ne fanno uso, ma aspetto ancor più importante è il corretto utilizzo dei seggiolini per bambini e non, come troppo spesso si vede, in grembo alla madre seduta sul sedile anteriore: si provi solo per un attimo a pensare alle conseguenze di questo imprudente comportamento in caso di incidente, col bambino schiacciato tra la plancia del veicolo ed il corpo della madre, che per effetto dell’inerzia non è riuscita a trattenerlo".

CENTAURI E CICLISTI. Bene, il richiamo del casco fa venire in mente che non sono solo i “centauri” ad affollare le nostre strade ma anche, e sempre in numero crescente, i ciclisti amatoriali: quali i consigli della Polizia Stradale per questa tipologia di utenti a due ruote?

"Vorrei intanto ricordare che il velocipede, per caratteristiche proprie, espone notevolmente il suo conducente a rischi di incidente, soprattutto quando percorre arterie stradali ad inteso flusso di circolazione. Ma non sono soltanto le peculiarità del veicolo a costituire una fonte di pericolo: è bene tenere sempre a mente che i potenziali fattori di rischio, spesso, sono costituiti da elementi estranei e mi sovviene pensare all’urto accidentale contro ostacoli sull’asfalto piuttosto alla ghiaia presente sul manto stradale; anche i sassi sollevati dal veicolo che precede non sono un aspetto da trascurare, così come pure insetti che impattano sul volto del ciclista. La morale è che è sempre opportuno proteggersi, oltre che con un casco idoneo ed allacciato, anche con occhiali che possano riparare gli occhi. Vorrei rammentare che la Polizia Stradale di Lecco, in collaborazione con la Federazione Ciclistica Italiana, ha di recente realizzato un opuscolo contenente regole e consigli per i ciclisti amatoriali, dove vengono illustrati oltre a tutti gli obblighi che il Codice della Strada impone (anche con riferimento alle dotazioni obbligatorie dei velocipedi) utili consigli per scongiurare comportamenti che mettono a rischio la sicurezza della circolazione".
 
VIE DI COMUNICAZIONE. Ritorniamo al tema estivo, come vi organizzate dal punto di vista gestionale ed operativo, in una fascia di territorio dove, in assenza di validi itinerari alternativi, la SS36 e la relativa diramazione sono di fatto le uniche grandi vie di comunicazione praticabili?

"Preliminarmente vorrei ricordare che recentemente è stata rinnovata in toto la sala operativa della Sottosezione Polizia Stradale di Bellano e sono state anche potenziate le telecamere attive lungo la SS36, così da avere un costante monitoraggio della viabilità che consentono agli operatori di controllare de visu ogni circostanza di rilievo, anche per gestire ed ottimizzare l’impiego delle pattuglie presenti sul territorio. V’è da aggiungere che è sempre alto e tempestivo l’interscambio informativo e di diffusione di un evento di rilievo non solo tra gli enti preposti alla viabilità (Anas, enti locali proprietari, sistema di protezione civile), (per esempio divulgando segnalazioni attraverso i pannelli a messaggio variabile) ma anche verso i canali comunicativi quali Cciss, Isoradio, etc, per consentire all’utenza di acquisire tutte le informazioni sull’andamento della viabilità anche ai fini di agevolare l’utenza in una migliore pianificazione degli spostamenti. Per il resto è sempre bene considerare il richiamo alle così dette partenze intelligenti, in modo da evitare lunghi incolonnamenti soprattutto nelle ore calde. Un ulteriore aspetto che influisce direttamente sulla fluidità della circolazione è il fenomeno dei curiosi… cioè di quegli automobilisti che rallentano per osservare la scena di un sinistro stradale che coinvolge magari la carreggiata opposta. Comportamenti simili, oltre a creare inutili ingorghi, espongono gli utenti della strada ad inutili rischi di incidente ostacolando, peraltro, l’afflusso anche dei mezzi di soccorso".

PARTENZE INTELLIGENTI. Quindi come è possibile arrivare a predisporre le cosiddette “partenze intelligenti”? Che consigli date per le partenze, a chi vi troverà poi impegnati sulle strade anche, perché non dirlo, per viaggiare meglio l’utenza e lavorare meglio voi?

"Per cominciare, annualmente sul sito istituzionale della Polizia di Stato, nella sezione dedicata alla Stradale, viene pubblicata, a cura anche del Centro di Coordinamento della Viabilità Nazionale, o Viabilità Italia, tutta una serie di indicazioni su tutto quanto possa interessare i viaggiatori, quali percorsi alternativi per macroaree, tratti ritenuti più a rischio in determinati periodi (il calendario con i bollini neri, per capirci), consigli per il viaggio della più svariata natura , dalle informazioni legali a quelle dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti. Da parte dell’utenza, essendo un veicolo che si sposta un insieme uomo-macchina, è richiesta l’adozione di comportamenti responsabili, primi tra tutti il rispetto dei limiti di velocità, il  mettersi in viaggio solo in condizioni psicofisiche ottimali (riposati e sobri, per intenderci), ed adattare il viaggio alle esigenze contingenti delle persone. Vale a dire, in presenza di bambini o animali domestici, è consigliabile viaggiare nelle ore più fresche della giornata evitando loro il rischio di prolungati spostamenti, per non dire soste forzate, sotto il sole, a prescindere dagli impianti di aria condizionata ormai presenti nella quasi totalità delle vetture. Si consideri, ancora, l’opportunità di avvalersi dei flussi informativi preventivi, attraverso i vari numeri verdi che gli enti gestori delle strade mettono a disposizione ovvero sui canali internet. Un’altra componente è il binomio mezzo - motore. Mi vengono subito in mente le visioni di mezzi carichi oltre ogni limite strutturale od in maniera impropria per un’assurda distribuzione dei pesi, perché ci si porta al seguito ogni cianfrusaglia possibile: ricordo che una vettura troppo carica frena meno, sbanda di più e costringe gli occupanti a viaggi meno confortevoli perché stretti come in una capsula spaziale. L’esperienza delle corse insegna che gioielli di tecnologia quali una Formula 1, farciti di elettronica e con motori all’avanguardia, perdono o vincono le gare perché tutto il complesso a telaio-motore-pilota poggia su gomme che non hanno lavorato al meglio, non riuscendo a garantire l’aderenza ottimale. Nei viaggi di tutti i giorni, il prezioso complesso è costituito dal conducente e dai passeggeri: gli pneumatici sono altrettanto potenti, e la vita di tutti poggia su pneumatici che devono essere nelle migliori condizioni possibili non per vincere le corse, ma per funzionare  più a lungo possibile. L’indicatore tipico dell’efficienza meccanica è il superamento della revisione periodica: qualora non effettuata nei termini, può comportare il fermo del veicolo, qualora sorpreso a circolare in autostrada".

SOTTO CONTROLLO. Velocità sotto controllo: come ci si arriva?

"Nell’ottica della trasparenza tra pubblica amministrazione e cittadini, i servizi di misurazione della velocità, sia sulle statali che sulle autostrade, vengono mensilmente pubblicati sul sito della Polizia di Stato in sede nazionale, ed in sede locali dai Compartimenti trasmesso agli organi di stampa: questo per dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che il primo scopo è la prevenzione e la riduzione degli incidenti, che può essere favorita inducendo anche i conducenti dal piede pesante a rispettare i limiti di velocità, in quanto correttamente preavvisati".

COMPORTAMENTI NEGATIVI. Dall’esperienza quotidiana, quali comportamenti negativi avete maggiormente riscontrato?

"Ho in precedenza posto l’accento sulla ripetitività ed evitabilità di determinati eventi, per l’appunto evitabili grazie all’adozione di misure tanto più semplici quanto logiche, ovvie ed intuitive anche per chi non fa parte degli operatori della sicurezza stradale. Come accennavo in precedenza, la curiosità, aggiungo morbosa, di osservare la scena di un incidente comporta, distolto lo sguardo dalla strada, il rischio di tamponamenti ulteriori nella stessa carreggiata, o addirittura in quella opposta, se ci troviamo in autostrada, e la conseguenza della circolazione bloccata in entrambi i sensi di marcia, con disagi assolutamente evitabili con un minimo di buon senso. La corsia di emergenza serve poi a chi deve lavorare, a chi è sceso per risolvere un situazione di emergenza prestando soccorso a chi è in difficoltà: non serve a chi vuole bruciare la coda, mettendo a rischio un nostro agente, o un operaio, che potrebbe essere travolto da chi deve arrivare in tempo per la festa sulla spiaggia. E poi, un auricolare o un sistema bluetooth costa talmente poco, che sembra assurdo vedere chi guida con una mano sola e con l’altra tiene il telefonino, e reclina il capo per fermarlo sulla spalla, alterando la visione prospettica. Noi saremo come ogni anno, e tutto l’anno, presenti per fare la nostra parte: ma la macchina e la moto hanno un solo volante ed un solo manubrio, per cui il primo attore di questo film che tutti i giorni si recita sulle strade, e che speriamo abbia sempre un lieto fine, è il conducente di quel mezzo".

GALLERIA MONTE PIAZZO. Come si organizza la Polizia Stradale per gestire il cantiere della galleria Monte Piazzo?

"Per quanto riguarda i lavori che interesseranno per un lungo periodo la galleria Monte Piazzo, stiamo cercando di adeguare il servizio all’esigenza di una maggiore presenza lungo la SS36, soprattutto nei week – end e, se dovesse rendersi necessario, coinvolgeremo il Compartimento Polizia Stradale di Milano per eventuali rinforzi".

21 luglio 2012