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Lecco, regali utili dal Comune: tablet e Costituzione italiana

Lecco - Crisi o non crisi Palazzo Bovara non rinuncia ai regali che ritiene utili: in dono 462 copie della Costituzione (a 18enni che, peraltro, dovrebbero averla già imparata a scuola) e 12 costosi tablet in dotazione alle forze di polizia.

GELMINI BIS. Ci aveva già pensato il precedente ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, a diffondere la Costituzione tra i giovani. Con la legge n. 169 del 30 ottobre 2008, infatti, nelle scuole di ogni ordine e grado viene introdotto il nuovo insegnamento denominato "Cittadinanza e Costituzione". Tra gli scopi della materia, quello di "conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia". Gelmini o non Gelmini,  si presume che un 18enne abbia familiarizzato a scuola con la Costituzione, e ne abbia appreso l'articolato. Il sindaco di Lecco, tuttavia, in occasione della festa della Repubblica ha voluto metterci del suo. Virginio Brivio ha indirizzato a 462 ragazzi nati nell’anno 1994 una lettera di invito a ritirare la loro copia della Costituzione durante l’iniziativa “Studenti in Piazza”, promossa dalla Consulta degli Studenti della provincia di Lecco. Regalo utile o doppione?

IL SOLO COMUNE. Secondo dono. Non senza orgoglio Brivio ha dichiarato che Lecco è il solo Comune ad aver donato dei tablet agli uomini delle forze di polizia. Giovedì scorso è avvenuta la consegna dei moderni e costosi marchingegni a rappresentati di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Polizia Giudiziaria della Procura. A cosa servono i tablet nelle mani di militari e poliziotti? Possono essere utilizzati, è stato spiegato, per collegarsi al sistema di telecamere installato in città e vedere in tempo reale quello che accade in una determinata via. Compito che, in genere, viene assolto da centrali operative che danno indicazioni alle pattuglie sul territorio. Regalo utile? Per il momento si conosce la spesa del progetto, circa 20 milioni delle vecchie lire, e 300 euro per ogni tablet.

Nella foto: il sindaco Virginio Brivio.

2 giugno 2012