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La Camusso che sghignazza a tavola con Monti: che tristezza questa Cgil

Caro direttore, oggi passeggiavo per il centro di Lecco e, guardando le vetrine dei negozi, mi sono sentito preso in giro perchè di tutte quelle cose esposte, non avrei potuto comperare quasi niente. Porto a casa la miseria di circa 1.400 euro al mese, da cui vanno sottratte 650 euro di affitto. Il mio è l'unico stipendio della famiglia, con due figli piccoli e mia moglie che, ovviamente, deve dedicarsi a loro.

Siamo riusciti ad andare avanti sino ad oggi, finchè non è arrivato questo governo a renderci la vita impossibile, con la scusa della crisi. Lo sappiamo che è un problema internazionale ma, sinceramente, prima che arrivasse Monti, prima che venisse imposta questa follia del pareggio di bilancio, nessuno si era accorto di questa famosa crisi. So bene che le crisi arricchiscono gli speculatori, che mettere alle strette un popolo ingrassa le lobby internazionali, esattamente come tutti i profittatori si arricchiscono quando una famiglia attraversa delle difficoltà economiche ed è costretta a svendere anche l'argenteria della nonna.

Periodicamente, i parassiti dell'umanità fanno in modo di scatenare una crisi. Più la crisi succhia il sangue ai lavoratori, più si ingrassano le sanguisughe, quegli stessi che sono all'origine della crisi e, successivamente, si adoperano per pilotarne gli effetti a proprio vantaggio. Questa crisi, partita dalle banche americane, che hanno ottenuto da Obama il ripianamento di tutti i loro passivi (e questo in un paese dove non esiste neppure l'assistenza sanitaria pubblica!), è una strage. Ci sono morti, c'è gente che non ce la fa più e si ammazza o dà fuori di testa, famiglie rovinate.

La verità è che siamo in guerra con morti e feriti e come in tutte le guerre vanno individuati i nemici. In Italia il nemico dei lavoratori è questo governo, che certo non è lì per fare il bene del popolo: dovrebbe essere chiaro a tutti. Il nemico, forse non va odiato, ma va combattuto. Occorre una chiara distinzione di ruoli tra chi sta dalla parte di chi produce e lavora e chi sta dall'altra parte della barricata, dalla parte dell'alta finanza. Ecco, da tanto tempo mi sono convinto che il sindacato non è affidabile, però questa volta mi è venuto il voltastomaco nel vedere su alcuni giornali le foto "rubate" a Villa d'Este della Camusso che si sbellicava dalle risate, a pranzo, gomito a gomito, con Mario Monti. C'è un limite a tutto, ma adesso si sono passati i limiti. Soprattutto sono allibito che nella base della Cgil nessuno abbia aperto bocca: che tristezza.

B. C.

6 maggio 2012