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Approdata nell'aula della Camera la battaglia di un disabile lecchese

Monte Marenzo - Giunge alla Camera il caso di un disabile lecchese. Una battaglia di dignità, quella condotta da Angelo Gandolfi, ribellatosi ai controlli disposti dall'Inps per avere periodica conferma della sua, del tutto irreversibile, invalidità.

INTERROGAZIONE A SACCONI. Battaglia che Lucia Codurelli, deputato del Pd (il disabile è consigliere comunale dello stesso partito a Monte Marenzo), ha fatto propria, presentando un'interrogazione al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, in cui chiede "se non reputa grave, pur riconoscendo legittimo il diritto alla verifica, l’atteggiamento dell’Inps". "Angelo Gandolfi, - spiega infatti la Codurelli -, 60enne della provincia di Lecco su una sedia a rotelle, vive la condizione di disabilità da quando ne aveva due. Gandolfi, rinunciando al suo diritto alla privacy, ha deciso di denunciare le continue e reiterate richieste di documentazione da parte dell’Inps per attestare la sua condizione di disabilità".

LA "RIBELLIONE". Una situazione ritenuta vessatoria, al punto che l'invalido, si legge nel documento, "dopo aver scritto alla Direzione Provinciale dell’Inps e al Ministro Sacconi, facendo presente detta situazione, ha dichiarato che non presenterà la documentazione richiesta per l’ennesima volta e attenderà la convocazione alla visita di controllo, qualora la sua comunicazione non venisse intesa come autocertificazione".

CONDIZIONI IRREVERSIBILI. "Le condizioni di salute di Angelo Gandolfi sono - sottolinea Lucia Codurelli - purtroppo irreversibili, nonostante i progressi della ricerca scientifica. Nell’immediato dopoguerra, all’età di due anni è stato infatti colpito dalla poliomelite, che gli ha danneggiato il midollo spinale. La conseguente paraplegia gli ha definitivamente tolto l’uso delle gambe". Nonostante sia un portatore di invalidità irreversibile, da oltre 40 anni, Gandolfi viene periodicamente chiamato a rendere conto sulla sussistenza degli esiti di questa patologia che gli dà diritto a percepire un’indennità mensile di 487,39 euro. Ora sulla vicenda dovrà esprimersi il ministro delle Politiche sociali.

Nella foto: Lucia Codurelli.

3 agosto 2011