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E' caccia al "genuino", tra le sagre veraci e... gli autentici baracconi

Lecco - Fiere, sagre, manifestazioni enogastronomiche in generale sono le grandi protagoniste dell'estate 2011. Lo attesta un'indagine della Coldiretti che prende atto, con comprensibile soddisfazione, della bucolica tendenza.

RAPPORTO DIRETTO. "Una vera e propria riscoperta che - spiega la Coldiretti - è il frutto dell'esigenza di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali, soprattutto nel momento delle vacanze estive quando si moltiplicano le iniziative di valorizzazione dei prodotti locali con feste organizzate in tutta Italia, nei piccoli e grandi centri. Spettacoli, giochi e rievocazioni storiche sono gli ingredienti principali delle feste locali dove però a fare la parte del leone sono i prodotti tipici e stagionali, preparati secondo le usanze del territorio".

VACANZA ENOGASTRONOMICA. L'associazione degli agricoltori sottolinea gli importanti risvolti socio-economici della caccia al genuino: questa moda virtuosa, infatti, "contribuisce ad alimentare il motore della vacanza enogastronomica che, con 5 miliardi di fatturato stimato per il 2011, è l'unico segmento in costante e continua crescita nel panorama dell'offerta turistica nazionale". Coinvolti in questa tendenza, dall'oggettivo spessore di scelta culturale, sono "sei italiani su dieci".

NO TIPICITA', NO SAGRA. Ma come riconoscere una vera sagra da certi baracconi commerciali che della sagra portano il nome? I requisiti si ricavano dalla ricerca della Coldiretti. Una sagra autentica si caratterizza come tale, a prescindere dalla dimensione e dal presunto richiamo, quando mantiene il legame con la tradizione e l'identità locale, collegandosi "a ricorrenze storiche, religiose, ma soprattutto ai prodotti tipici dell'enogastronomia del territorio che sono molto spesso al centro dei festeggiamenti".

6 agosto 2011