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Ballabio, alla Combi non serviva il Barech

Lecco (Lècch) - La cementificazione del Barech, cambio di rotta del sindaco dimissionario Bussola rispetto ai princìpi di Nuovo Slancio, inizialmente non venne chiesta dall'azienda. La ditta Combi aveva un diverso progetto di ampliamento: lo ricorda Italo Thaler, portavoce di Prima Ballabio, gruppo di cittadini contrari alla costruzione della maxi fabbrica sul pascolo.

"Inaccettabile - ha rilevato Thaler in una recente nota - che Giovanni Bussola continui a raccontare che, senza costruire la grande fabbrica su questo territorio, la Combi avrebbe delocalizzato. La Combi, in realtà, presentò già ai tempi del sindaco Consonni un progetto di ampliamento sulla vecchia sede che, senza bisogno di cementificare un pascolo, avrebbe evitato ogni presunta delocalizzazione".

Thaler si riferisce al progetto di cui lo stesso Bussola parlò durante l'incontro a cui parteciparono parlamentari, consiglieri regionali e altri esponenti leghisti. Alessandra Consonni confermò che, durante il suo mandato da sindaco, la ditta Combi le propose un progetto di ingrandimento basato sostanzialmente sull'ampliamento della attuale sede. Questo progetto bastava per scongiurare la delocalizzazione (leggi lo spostamento della ditta in altro comune). Lo stop causato dalla prima ondata di Covid, e soprattutto l'annuncio della Regione di voler cambiare alcune regole sui Pgt, impedì all'amministrazione comunale di confrontarsi sul progetto.

La palla passò a Bussola che Consonni aveva designato come suo successore. Ma costui seguì una strada diversa. "Già nella campagna elettorale 2020 - continua Thaler -, la Combi incontrò Bussola e venne lanciata la nuova scelta di costruire una fabbrica sul Barech. Proposta che per ovvi motivi spaccò la sua maggioranza". Tre assessori su 4, più il capogruppo, infatti non capivano il senso della decisione e lamentarono mancanza di trasparenza su questa nuova scelta.

"Anche in Valsassina - conclude Thaler - hanno incominciato a capire il valore e il benessere che può portare il turismo in un paese montano che non deve diventare la periferia industriale di Lecco, ma godere e valorizzare il proprio habitat naturale".

12 aprile 2023