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In provincia di Lecco aumentano gli arrivi di profughi: emergenza

Lecco (Lècch) - Cambiano i governi ma la situazione degli "sbarchi" di stranieri non cambia, anzi gli arrivi si stanno intensificando al punto che il prefetto Pomponio ammette che il sistema di accoglienza lecchese è alle corde e lancia ai Comuni un appello a farsi carico dell' emergenza.

"A questa provincia - informa Sergio Pomponio - sono stati assegnati, nel primo trimestre del 2023, 158 migranti, ben 120 in più dell’analogo periodo del 2022, che sono andati dunque ad aumentare le presenze complessive, che ormai sfiorano le 500 unità".

Quelli che Pomponio chiama migranti sono più precisamente i richiedenti asilo, che vanno ad aggiungersi al numero molto più consistente degli immigrati stranieri, più o meno regolari. Nel caso degli asilanti, cioè gli extracomunitari approdati sul suolo italiano con i famosi sbarchi cresciuti in maniera esponenziale, le istituzioni devono provvedere all'ospitalità presso strutture convenzionate.

"Nel territorio lecchese - spiega il prefetto -, il sistema dell’accoglienza nei centri straordinari che fa capo alla Prefettura ed è gestito da operatori economici, è organizzato a seguito di procedimenti di gara ad evidenza pubblica alle quali avevano risposto quattro gestori. L’acuirsi dell’esigenza di accogliere nuovi stranieri richiedenti protezione, ha, però, richiesto fin dalla seconda metà del 2022 un incremento significativo delle disponibilità alloggiative".

Ma gli sforzi della Prefettura non hanno risolto il problema visto che, dice Pomponio, "mentre si va infittendo il ritmo degli arrivi di nuovi richiedenti asilo (38 in gennaio, 39 in febbraio, 81 a marzo), l’attuale sistema dell’accoglienza è ormai prossimo alla saturazione delle strutture, tenuto conto degli ampliamenti già effettuati, che lo hanno portato ad una capacità oscillante tra 475 e 495 posti letto".

La prefettura spiega che gli alloggi collettivi - nei quali si registrano le presenze più numerose - sono situati ad Airuno, Ballabio, Cremeno e Malgrate, mentre gli appartamenti (singole unità abitative anche collocate all’interno di un medesimo stabile) si rinvengano a Calolziocorte, Castello di Brianza, Civate, Colico, Dorio, Lecco. Oggiono, Olginate, Valmadrera ed ancora Ballabio. Tuttavia, i soli Comuni di Airuno, Ballabio, Colico, Cremeno, Malgrate e Olginate ospitano, talvolta in più strutture, un numero di richiedenti asilo complessivamente superiore alle 25 unità, mentre oltre 70 Comuni non sono coinvolti dalle problematiche dell’accoglienza in centri straordinari.

Tutto ciò non basta, per cui Sergio Pomponio lancia un appello a Comuni e associazioni: "Si prega di individuare edifici o strutture di proprietà o in disponibilità situate nei rispettivi territori che, presentando le caratteristiche descritte, possano essere utilizzate per l’accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, segnalandoli a questa Prefettura con ogni consentita urgenza e, comunque, fornendo risposta, anche negativa, entro il prossimo 30 aprile".

Nella foto: Sergio Pomponio

7 aprile 2023