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Findomestic: a Lecco stop ai beni durevoli, mercato dell'auto -21,4%

Lecco (Lècch) - Drastico ridimensionamento nelle province lombarde degli acquisti di beni durevoli. I dati dell'Osservatorio Findomestic fotografano il crollo delle auto nuove (-22,2%) e l’esplosione dell’IT (+28,8%) in Lombardia. La provincia di Lecco ha speso in beni durevoli 400 milioni di euro (-21,4% sulle auto).

Il crollo del mercato dell'auto (-22,2% di spesa da parte dei privati nel segmento del nuovo e -14,7% in quello dell'usato) trascina al ribasso la spesa in beni durevoli delle famiglie lombarde nel 2020: il calo del 12,7% rappresenta la flessione più ampia (-10,3% la media nazionale) rilevata dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia.

Al contrario, il comparto dell’information technology fa segnare una straordinaria accelerazione del 28,8% sull'onda della digitalizzazione degli ambienti domestici innescata dalla trasformazione in chiave smart del lavoro e dello studio. «La contrazione dei consumi di durevoli a quota 12,318 miliardi non ridimensiona il ruolo di locomotiva d’Italia della Lombardia - commenta il responsabile dell’Osservatorio, Claudio Bardazzi -. Il reddito pro capite, nonostante un calo del 2,5%, si assesta a 23.320 euro ed è secondo soltanto a quello del Trentino Alto-Adige. Nel paniere dei durevoli, i lombardi hanno speso di più rispetto al 2019 sia in elettrodomestici (+2,7%) che in articoli di elettronica (+5,7%), ma hanno ridotto gli acquisti per mobili (-12,8%) e telefonia (-3,4%)».

L’ANALISI PROVINCIALE. «Le province con una dinamica migliore della spesa complessiva in durevoli rispetto alla media lombarda sono Sondrio (-10,3%), Brescia (-11,8%), Cremona (-11,9%) e Bergamo (-12,0%), mentre Milano è perfettamente in linea con il dato regionale (-12,7%) - sottolinea Bardazzi -. Fanno peggio Como (-12,9%), Lecco (-13,0%), Varese (-13,1%), Mantova (-13,2%), Pavia e Lodi (entrambe -13,3%) e, infine, Monza e Brianza (-14,2%). In termini di spesa, secondo i calcoli dell’ Osservatorio Findomestic, nel 2020 una famiglia lombarda ha destinato all’acquisto di beni durevoli 2.696 euro, vale a dire 348 euro in più rispetto alla media nazionale.

Il primato spetta a Monza-Brianza che, con 2.960 euro per famiglia, occupa il terzo posto nella graduatoria di tutte le province italiane, preceduta da Modena e Trento. Decima nella classifica nazionale è Varese (2.874 euro), seguita da Cremona (2.827 euro), Loi (2.814 euro), Como (2.802 euro), Lecco (2.726 euro) e Pavia (2.723 euro). Al di sotto della media regionale si collocano Mantova (2.672 euro), Brescia (2.667 euro), Milano (2.606 euro), Bergamo (2.585 euro) e Sondrio che, con 2.412 euro, è 54esima nella graduatoria delle 107 province italiane»

LECCO. Con un reddito pro capite in decrescita del 2,6% (22.578 euro), la provincia di Lecco l’anno scorso ha speso in beni durevoli 400 milioni di euro (-13%), vale a dire 2.726 euro a famiglia, come risulta dai numeri dell’Osservatorio Findomestic. Il dato più pesante - sia in valore assoluto che in termini percentuali - è quello relativo agli acquisti di auto nuove: 112 milioni di euro in tutto per un crollo del 21,4%. L’intero comparto della mobilità risulta in discesa, con le auto usate a 106 milioni (-14,1%) e i motoveicoli a 11 milioni (-11,9%).

Le famiglie lecchesi hanno tagliato anche le spese per i mobili e per la telefonia, calate rispettivamente del 13,7% (84 milioni) e del 4,1% (34 milioni). Per la provincia di Lecco vale il trend rilevato negli altri territori lombardi: a crescere nel 2020 sono stati i beni tecnologici, con l’impennata di IT (+27%, 13 milioni) ed elettronica di consumo (+6,7%, 12 milioni) e i buoni risultati degli elettrodomestici (+2,6%, 29 milioni).

9 aprile 2021