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Bilancio camerale 2021: tornato a crescere il numero delle aziende

Lecco (Lècch) - Dati incoraggianti dalla Nota Informativa "Avvii e cessazioni di imprese nel 2021", curata dall'ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco. Le imprese registrate nell’area lariana a fine 2021 sono 73.979: 48.255 a Como e 25.724 a Lecco. La variazione percentuale torna a essere positiva in entrambi i territori.

Si parla di +0,8% a Como e +0,3% a Lecco (nel 2020 il dato si era attestato rispettivamente a -0,2% e - 0,4%); la media lariana si attesta a +0,6%, contro il +0,3% regionale e il -0,2% nazionale (nel 2020 tutte e tre avevano evidenziano perfomance negative: Lario -0,3%; Lombardia, -0,6%; Italia -0,2%).

Tra i territori lombardi, solo Monza Brianza, Mantova e Lodi mostrano ulteriori cali delle imprese registrate (rispettivamente -0,8%, -2,1% e -2,3%); Varese, Brescia e Como sono le province che registrano le crescite più significative (rispettivamente, +1,6%, +1,2% e +0,8%). Nell’area lariana lo scorso anno sono nate 4.063 imprese e hanno cessato l’attività 3.559 aziende; pertanto, il saldo risulta positivo per 504 unità (contro le -242 del 2020)3. In provincia di Como si sono registrate 2.751 iscrizioni (+21,3% rispetto al 2020), mentre le chiusure sono state 2.333 (-2,3%). La differenza passa dalle -119 unità del 2020 alle +418 del 20213.

Nel territorio lecchese, il saldo tra iscrizioni e cessazioni, torna positivo (da -123 a +86 aziende). Le iscrizioni sono state 1.312 (+12,3%), a fronte di 1.226 cessazioni (-5%) (cfr. tab. 2 dell’allegato statistico). Il focus settoriale dell’Ufficio Studi e Statistica camerale sui dati del Registro Imprese e della banca dati Movimprese evidenzia che, al 31 dicembre 2021, nella circoscrizione lariana operavano 3.267 imprese agricole (il 4,4% del totale), 23.605 manifatturiere (il 31,9%) di cui 12.843 di costruzioni (17,4% del totale), 16.414 del commercio (22,2%) e 30.693 dei servizi (41,5%). A Como si evidenzia un peso superiore dei servizi (42,2% contro il 40,1% lecchese), mentre a Lecco risulta maggiore la quota di imprese del commercio (23% contro il 21,8% comasco) e dell’industria (32,5% contro il 31,6%).

Nell’area lariana cresce il numero delle aziende dei servizi (+1,7%, incremento simile a quello medio lombardo, +1,8%, e superiore a quello nazionale: +0,9%) e delle costruzioni (+1,7%, performance decisamente migliore rispetto a quella italiana, +0,8%, e a maggior ragione di quella, lombarda: -0,3%). Restano stabili i settori agricoltura e industria, mentre è in calo il commercio (-0,3%, contro il -0,9% regionale e il -1,5% nazionale). Quest’ultimo settore evidenzia un calo in entrambi i territori lariani: Como -0,4%, e Lecco -0,1%. In quest’ultima provincia risultano in crescita solo le imprese del comparto dei servizi (+1,4% contro il +1,9% comasco), mentre calano agricoltura (-0,4% contro +0,2%) e industria (-0,7% contro +0,4%). In crescita le aziende delle costruzioni (+2,1% a Como e +0,8% a Lecco). Quanto alle forme giuridiche, a fine 2021 il 29,2% delle imprese lariane si configurava come società di capitale; il 20,1% come società di persone; il 48,4% come impresa individuale; il 2,3% come “altra forma”. Crescono le società di capitale e le imprese individuali (rispettivamente +2,8% e +0,7%), mentre diminuiscono le società di persone (-2,3%) e le altre forme (-1,7%).

A Como si registra una quota più alta di società di capitale rispetto a Lecco (29,9% contro 27,8%), mentre quest’ultima evidenzia una quota di imprese individuali più alta: 50,1% contro 47,5%. Le società di capitale crescono più a Como (+3,3% a fronte del +1,7% lecchese); quelle di persone e le altre forme calano in misura superiore a Lecco (le prime -2,4% a Lecco e -2,3% a Como, le seconde rispettivamente -2,5% e -1,4%). Le imprese individuali mostrano performance pressoché analoghe tra i due territori (+0,7% a Lecco e +0,8% a Como).

Sempre considerando l’area lariana, nel comparto artigiano si registra una crescita dello 0,3% (contro il -1,5% lombardo e il -0,3% nazionale; nel 2020 c’era stato un calo dello 0,6% nell’area lariana, dello 0,5% in Lombardia e dello 0,4% in Italia). Complessivamente si sono registrate 1.461 iscrizioni (+14,6% rispetto al 2020) e 1.388 cessazioni (-2,4%). L’aumento delle imprese artigiane ha riguardato esclusivamente la provincia di Como (che passa dal -0,8% registrato nel 2020 al +0,5% del 2021), mentre prosegue il calo a Lecco, seppur lieve: nel 2020 le imprese artigiane erano diminuite dello 0,2%, mentre nel 2021 il calo è stato dello 0,1%. Il territorio comasco evidenzia una crescita più consistente delle iscrizioni (+17,5% contro il +9,1% lecchese); le cessazioni mostrano un calo a Como (-6,1%) e un  incremento a Lecco (+5,4%).

A livello regionale, la maggior parte delle province fa registrare cali di aziende artigiane rispetto a fine 2020 (da segnalare il -5,8% di Lodi, il -4,6% di Mantova e il -4,6% di Monza Brianza); le crescite più significative hanno interessato Varese (+1,9%), Brescia, Como e Pavia (tutte e tre +0,5%). Lecco e Como (con complessive 23.928 imprese artigiane registrate a fine 2021) sono tuttora prima e seconda in Lombardia, e nelle prime 4 posizioni in Italia, per “peso” del settore rispetto al totale delle imprese: Lecco, con il 33,1% è seconda dietro a Reggio Emilia; Como, con il 31,9% è quarta, preceduta anche da Verbania (media lombarda 25%; media italiana 21,2%).

A fine 2021, nella circoscrizione lariana operavano 88 imprese artigiane agricole (lo 0,4% del totale), 15.101 manifatturiere (il 63,1%), di cui 9.358 di costruzioni (il 39,1%), 1.340 del commercio (5,6%) e 7.400 dei servizi (30,9%). Anche per le imprese artigiane a Como si evidenzia un peso superiore dei servizi (31,4% contro il 30,1% lecchese) e, a differenza del totale delle imprese registrate, la quota di imprese del commercio è analoga rispetto a Lecco (5,6% per entrambi i territori).

Nell’area lariana solo l’agricoltura risulta in calo (-1,1% contro il +1,6% regionale e nazionale); il numero delle aziende artigiane dei servizi cresce del +0,6% (contro il -0,5% lombardo e il -0,2% italiano); quello del commercio del +0,9% (contro il -0,7% della Lombardia e il -0,9% dell’Italia); quello dell’industria del +0,1% (-2,2% in Lombardia e -0,3% in Italia). Como evidenzia un andamento peggiore per agricoltura (-6,7%, contro il +10,4% lecchese) e commercio (+0,1% contro il +2,4% lecchese), al contrario di industria (+0,4% contro -0,4%), costruzioni (+1,5% contro +1,1%) e servizi (+0,9% contro +0,1%).

Quanto alle forme giuridiche delle imprese artigiane lariane, a fine 2021 l’8,1% si configurava come società di capitale; il 19,3% come società di persone; il 72,4% come impresa individuale; lo 0,1% come “altra forma”. Società di capitale e imprese individuali crescono (rispettivamente +6,3% e +0,6%), mentre calano le società di persone (-3,1%) e le altre forme (-4,5%). A Lecco si registra una quota più alta di società artigiane di capitale rispetto a Como (8,6% contro 7,9%), mentre quest’ultima evidenzia una quota di imprese individuali più alta: 72,7% contro 72%. Le società di capitale crescono più a Lecco (+8,1% contro +5,3%); società di persone e imprese individuali mostrano performance migliori a Como (le prime -2,8% contro il -3,6% lecchese; le seconde +0,9%, mentre restano invariate a Lecco). Le altre forme restano stabili a Lecco e calano a Como (-7,7%).

A fine 2021 le imprese lariane gestite da giovani erano l’8,1% del totale (contro la media regionale del 7,9% e italiana dell’8,9%); si registra una crescita dello 0,8%, analoga a quella lombarda e in controtendenza rispetto a quella italiana (-0,6%). A Como l’8% delle aziende registrate è gestito da giovani, percentuale inferiore a quella lecchese (8,5%); entrambi i territori mostrano incrementi (+1,2% a Como e +0,1% a Lecco).

A fine 2021, le imprese lariane gestite da donne erano il 19,6% del totale (quota superiore alla media lombarda, ma inferiore a quella italiana, pari rispettivamente a 19,1% e 22,1%); la variazione è positiva (Lario +1,5%; Lombardia +1,2%; Italia +0,5%). Anche in questo caso la quota di Lecco è superiore a quella comasca (20,2% del totale contro 19,3%); le aziende gestite da donne crescono rispetto al 2020 in entrambe le province (Como +1,4% e Lecco +1,7%).

Al 31 dicembre, le aziende lariane gestite da stranieri erano il 9,9% del totale: dato inferiore sia alla media regionale, sia a quella italiana (pari rispettivamente al 12,9% e al 10,6%). Ciò è dovuto alla quota piuttosto bassa di imprese lecchesi “a capitale estero”: 8,3%, dato che pone la provincia al penultimo posto nella graduatoria lombarda (precedendo solo Sondrio); viceversa, Como evidenzia una quota del 10,8%, superiore a quella nazionale. In entrambi i territori le aziende straniere aumentano rispetto al 2020 (Lario +4,8%: Como +4,7%; Lecco +4,9%; Lombardia +0,7%; Italia +1,8%).

15 febbraio 2022